Sono un ragazzo di 25 anni e soffro di agorafobia

Buongiorno, sono un ragazzo di 25 anni e soffro di agorafobia. Tutto é iniziato quando ho finito scuola a 19 anni e ho deciso di non andare all'universitá per andare a lavorare con mio padre. Agli occhi di uno studente, una giacca, una cravatta e uno stipendio superiore alla media sembravano la scelta migliore. Probabilmente mi sbagliavo. Da li a pochi mesi ho dovuto affrontare l'ostacolo piú grande della mia vita. Mio padre mi insegnó TUTTO di quel lavoro, a partire da come si dialogava con i clienti, a come ci si vestiva, a come si vendeva, a cosa bisognava evitare di dire durante le presentazioni dei prodotti. Sembrava tutto perfetto, fino alla vigilia della prima presentazione al cliente. Quella sera ebbi un attacco di panico, il più forte di tutti, che mi fece finire al pronto soccorso. Diagnosi: Attacchi di panico. Cura: Ansiolitici. Nei mesi successivi mi rimisi in carreggiata e piano piano riuscì a combattere il problema. Ho iniziato ad andare dai clienti con lui, e man mano da solo. Oggi sono 6 anni che convivo con questo problema... L'ansia mi ha accompagnato dai clienti più importanti che ho attualmente, mi ha accompagnato ai meeting in Germania, alle lezioni in Inghiliterra, ma non é mai andata via. Nell'ultimo periodo ho avuto una ricaduta molto dolorosa a livello psicologico. Quando sembrava che stavo iniziando a conviverci, tutto é tornato nero. Credo di aver bisogno di un aiuto da parte di uno psicologo in quanto da solo sembra che non riesca a venirne fuori. Faccio un lavoro che non aiuta minimamente, anzi... Sono tutti i giorni giudicato e sottoposto a confronti intellettuali in quanto vendo prodotti a responsabili di settore che come minimo hanno 20 anni più di me. Vorrei sapere cosa mi consigliate di fare. Attualmente ho i soliti problemi appartenti a questa fobia: Fatica a stare in coda, fatica a rimanere in un posto dove mi sento vincolato e non posso andarmene, fatica a stare tranquillo quando più persone mi stanno ascoltando e guardando... C'è uno psicologo specialista in attacchi di panico con agorafobia a Torino?
Caro Claudio, sicuramente hai dovuto affrontare molto presto tutte le responsabilità legate al tuo lavoro, un lavoro per di più ereditato da tuo papà. Mi colpisce come scrivi che tuo padre ti ha insegnato tutto di questo lavoro (in carattere maiuscolo), ma è come se mancasse una parte importante di questa competenza, che è proprio la calma e il benessere che vengono meno quando compaiono i sintomi d'ansia. Mi sembra importante la tua decisione di rivolgerti ad uno psicologo per affrontare questi e altri temi della tua storia e che ti aiuti a risolvere i sintomi ansiosi. Resto a tua disposizione per un eventuale colloquio. Cordialmente