Dott.ssa Francesca Cristina Quintiliano

Dott.ssa Francesca Cristina Quintiliano

Psicologa

Mia figlia 10 anni ADHD e Dsa ha problemi a mantenere i rapporti

Buongiorno, sono una mamma di una bambina di 10 anni certificata ADHD combinato (impulsività) e DSA discalculia e dislessia e deficit cognitivo lieve. Mio marito é un militare quindi abbiamo cambiato regione diverse volte ma devo dire che Elisa nonostante il titolo della domanda é sempre rimasta una bambina sorridente e che cerca di fare amicizie, data la sua particolarità parla anche con i sassi. Purtroppo dalla 4 elementare in classe si sono formate le classiche dinamiche dei gruppetti, mia figlia però non riesce ad entrare in nessuno di questi gruppi...o meglio magari fa la giornata e il giorno dopo nessuno la chiama a giocare o a parlare, poi c'è una compagna di classe in particolare che continua a stuzzicarla, se lei sta giocando con qualcuno arriva e porta via tutti oppure si intromette nel gioco, facendo escludere mia figlia e tutti la seguono come se fosse il leader, ora é vero anche che mia figlia ci mette del suo, vuoi la sua condizione che la porta a non pensare a ciò che dice e che fa, vuoi che non riesce a comprendere molto spesso i discorsi e se la prende sul personale però inizia a preoccuparmi il fatto che é sempre più pesante e pressante la situazione. Dal mese prossimo inizieremo anche la psicoterapia comportamentale ma nel frattempo sto anche pensando di cambiarle classe anche se sarebbe l ultimo anno. Vorrei avere un vostro parere su come aiutarla ad affrontare certe dinamiche e se davvero sia il caso di procedere cambiando classe.ho già parlato l anno scorso con gli insegnanti e la risposta é stata eh anche lei ci mette del suo ed un po' bugiardella tutto ciò detto davanti ai compagni.. Grazie mill Per i vostri pareri

Gentile, È comprensibile che le difficoltà di inserimento nei gruppi e le interazioni conflittuali con alcune compagne possano generare preoccupazione e ansia, sia nella bambina sia in lei come genitore. In questa fase, è importante offrire a sua figlia sostegno emotivo, aiutandola a riconoscere e gestire le proprie emozioni quando si sente esclusa o presa in giro, così da rafforzare la fiducia in sé stessa. Contemporaneamente, è utile incoraggiarla a sviluppare amicizie basate su interessi comuni, anche al di fuori della classe, e fornirle strumenti semplici per affrontare le provocazioni o i conflitti in modo costruttivo. Il dialogo costante con gli insegnanti e il personale scolastico rimane fondamentale, in modo da monitorare la situazione e garantire interventi mirati che tutelino la bambina. Il percorso di psicoterapia comportamentale che inizierete a breve rappresenta un supporto importante per sviluppare strategie di autoregolazione, gestione dell’impulsività e competenze sociali. Per quanto riguarda l’eventuale cambio di classe, si tratta di una decisione che va valutata con attenzione, considerando sia i possibili benefici relazionali sia l’impatto sui legami già instaurati con insegnanti e compagni attuali, in accordo con i professionisti che la seguono. Con un approccio integrato, che includa sostegno emotivo, collaborazione con la scuola e intervento psicologico, sua figlia potrà sviluppare maggiore sicurezza e strumenti efficaci per gestire le difficoltà relazionali.

Saluti,
Dott.ssa Quintiliano Francesca Cristina
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