Ho bisogno di aiuto
Buongiorno, ho 20 anni, mia madre mi ha abbandonato da quando ne ho 16 era e probabilmente è tutt'ora ma non saprei perchè ci ho perso i rapporti una ludopatica e un alcolista. Io invece da quando ho 13 anni ho iniziato a praticare autolesionismo, sono pochi anni che non lo faccio più ma ultimamente torno a pensarci. Il fattore è mio padre, mi urla addosso e io non capisco perchè, mi fa sentire come se sbagliarsi sempre, inoltre da quando mia mamma ci ha abbandonati lui non alza un dito in casa, faccio tutto io pulisco, cucino, ecc... e lui si lamenta pure e mi fa sentire in colpa se non lo faccio, inoltre devo andare in università e lavorare nella sua azienda. Quando esco con il mio ragazzo c'è sempre qualcosa che non va, anche solo per farmi uscire in ritardo. Mai un abbraccio, una carezza, un ti voglio bene, solo sensi di colpa. Ho sempre più l'istinto di tagliarmi, lo tengo a freno ma faccio fatica.
Gentile, la ringrazio per aver condiviso con me la sua storia e le sue emozioni con tanta sincerità. Comprendo quanto possa essere doloroso crescere e vivere in un ambiente familiare caratterizzato da conflitti, mancanza di sostegno e affetto. Le esperienze che mi descrive – la perdita del rapporto con sua madre, il peso delle responsabilità domestiche e lavorative, la difficoltà nel ricevere supporto emotivo – sono situazioni che possono generare un forte senso di solitudine, frustrazione e di inadeguatezza. È importante sottolineare che il ritorno dei pensieri legati all’autolesionismo è un segnale di sofferenza, non di debolezza. Riconoscere questi pensieri, come sta facendo ora, è un primo passo molto importante per chiedere aiuto e proteggersi. Le suggerisco, per tutelare il suo benessere emotivo, di: Cercare un supporto professionale continuativo (anche con uno psicoterapeuta o un servizio pubblico) per avere uno spazio sicuro in cui elaborare le emozioni e gestire i pensieri autolesivi, parlare apertamente dei suoi stati d’animo con persone fidate (partner, amici, familiari disponibili), per non rimanere sola in questo momento delicato, creare piccoli momenti di cura per sé, anche quotidiani, che possano aiutarla a scaricare la tensione emotiva in modo non autolesivo (respirazione, scrittura, attività fisica, tecniche di grounding). Se lo desidera, posso offrirle un supporto psicologico per aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni, rafforzare le sue risorse personali e trovare strategie efficaci per affrontare questo momento di difficoltà. Ricevo Online e nel mio studio a Verona. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o per concordare insieme un percorso di sostegno.
Saluti,
Dott.ssa Quintiliano Francesca Cristina
Psicologa
Psicologa - Verona