DIPENDENZA O NO?

Salve
scrivo perchè da un po di tempo mi trovo in una situazione un po particolare e non so come muovermi...sono fidanzata con il mio ragazzo da 10 anni e saremo prossimi al matrimonio nell'anno nuovo...da un anno a questa parte ho notato un comportamento alquanto insolito, che lui almeno un giorno al mese sparisce improvvisamente...sparisce nel vero senso della parola, nel senso che se sparisce alle 3 di pomeriggio di un giorno ricompare direttamente la mattina dopo....inizialmente ho fatto finta di credere a tutte le sue versioni per fare una ricerca attenta e ho scoperto da 2/3 mesi che il motivo di questa sparizione è l'uso di cocaina...cioè lui un giorno al mese ha questa esigenza, non appena percepisce la paga a lavoro...non credo capiti altre volte, perchè non ci sono episodi che destano particolare sospetto o che hanno alimentato in me sospetti come altre volte....lui da quando l'ho scoperto ha iniziato ad andare da uno psicologo, perchè dice di volere cambiare perchè non vuole cadere in una situazione di dipendenza e che in me vede la sua ancora, quindi vuole eliminare queste cose anche per la vita nuova che affronteremo con il matrimonio......io gli ho offerto tutto il mio appoggio, perchè lo conosco da bambino e non è stato mai un cattivo ragazzo, ma non so fino a che punto posso essere utile o posso solo rappresentare un impegno troppo grande in questa situazione, per lui, già complicata, comunque di questa cosa l'hanno saputO anche i familiari e a sua insaputa, comunque, controlliamo tutti i suoi movimenti, per capire cosa gli frulla nella testa anche se sia incomprensibile....io ho 27 anni e lui 28 e in questa situazione mi sento con le mani legate, perchè non so nè come comportarmi nè come prenderla, visto che c'è comunque il matrimonio di mezzo...mi date un parere o un consiglio su come affrontare questa situazione, perchè in questo momento mi sento comunque molto scossa.....il percorso dallo psicologo è utile, ma non so se occorre qualche altro aiuto....grazie.

Gentile Utente,

una situazione di questo genere è molto complessa e l'adesione a una terapia psicologica, sicuramente basilare, spesso da sola non è sufficiente per superare un problema che ha molti aspetti differenti. Generalmente la migliore presa in carico è quella che preveda come minimo una psicoterapia almeno settimanale con un esperto di dipendenze e una terapia anche farmacologica, valutata con esami clinici e monitorata attentamente in un SERT.  C'è poi l'aspetto che riguarda il suo progetto di vita. Per questi altri comprensibili dubbi, le consiglio di effettuare una consultazione psicologica individuale, per capire meglio le sue motivazioni e valutare la situazione nei sui molteplici aspetti e conseguenze.  Saluto cordialmente e resto disponibile se volesse altri chiarimenti.