Convivo da 6 anni ma sento che mi sto innamorando di un mio caro amico

Buongiorno a tutti, vi scrivo perché sto vivendo un periodo di cambiamenti nella mia vita. Conosco il mio ragazzo da 7 anni, e da 6 conviviamo. Vivo nella sua regione perché lui non ha mai voluto considerare di spostarsi, nonostante lavori da remoto. La nostra relazione è un po' come vi ho appena esemplificato: lui decide e io lo seguo perché empatizzo con lui e riesco a capirlo, forse troppo. Circa un anno e mezzo fa, gli ho chiarito che non sarei rimasta con lui se non avessimo risolto i nostri problemi di intimità (assente: lui non mi cerca e, quando ho provato ad avvicinarmi a lui in modo più passionale, mi ha rifiutata perché "non aveva voglia") e se non avesse voluto costruire una famiglia con me. Il tempo è passato e non so perché l'ho fatto, ma ho appena acquistato casa lì da lui, anche se, nel frattempo, i due aspetti di cui sopra non sono mai stati affrontati né risolti!!! Mi sento una stupida. Calcolate che ho 36 anni e so bene che il tempo passa velocemente... Ho avuto un crollo emotivo grosso a gennaio, ho lasciato il lavoro perché non dormivo e provavo un'ansia forte e, con quello stato d'animo allucinato, ho acquistato casa. Ora vedo una luce: un mio amico, che abita nella mia regione, che conosco da 8 anni e di cui so di potermi fidare... che mi dà quelle attenzioni che mi mancano. Parlo di vicinanza e abbracci, ma comunque per me è già tanto così... però ora sento il desiderio di passare tanto tempo insieme a lui perché mi sento molto leggera e felice, quando lo vedo, e anche il giorno dopo conservo il buonumore. Ma mi sto trasferendo con il mio compagno nella nuova casa... vorrei capire come fare a non sentirmi in colpa ad andare avanti, ad avere il coraggio di dire al mio compagno che non ce la faccio più a stare con lui... è una persona che stimo e a cui voglio molto bene, ma mi sono lasciata mettere in secondo piano dal suo carattere rigido ed egoista, negli anni, e rischio di continuare a stargli vicino rinnegando me stessa, le mie necessità e il mio benessere, perché ho provato a negoziare con il suo egoismo, ma è una lotta continua ed estenuante, per me... Vorrei solo avere tanta forza e fare il mio bene!!! Viste le mie relazioni accudenti (da parte mia), più che problemi di coppia penso più che altro di avere problemi con me stessa...

Ti lascio alcune domande orientanti, non per avere subito risposte, ma per spostare lo sguardo da “cosa devo fare” a “chi voglio essere mentre scelgo”:

  • Se smettessi di sentirti “in colpa” e iniziassi a chiederti “di cosa ha bisogno la mia vita per respirare meglio”, cosa cambierebbe?

  • Stai proteggendo il suo equilibrio o stai proteggendo il tuo? E quale dei due ha più bisogno di te adesso?

  • Quando stai bene – come accade quando ti senti vista e abbracciata – cosa scopri di te che nella relazione attuale non riesce a emergere?

  • Vuoi continuare ad “adattarti bene” o iniziare a “scegliere bene”?

Non si tratta solo di una relazione: è la posizione che occupi nella tua vita.
E forse la vera domanda è: "Voglio continuare ad essere quella che comprende tutti… tranne se stessa?"

Ciao, grazie per aver condiviso con tanta lucidità quello che stai vivendo.
Resto a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.