Dott.ssa Gabriella Calabretti

Dott.ssa Gabriella Calabretti

Psicologa, Psicoterapeuta della Gestalt

Come comportarsi con un dipendente da cocaina?

Salve,
Sto con il mio ragazzo da qualche mese. Quando abbiamo iniziato a frequentarci non sapevo nulla riguardo alla sua dipendenza. Ne sono venuta a conoscenza dopo le prime settimane. Fin da subito sono stata molto chiara, se avesse voluto proseguire con la sua abitudine io avrei continuato per la mia strada lontana da lui. Per non perdermi mi ha giurato che avrebbe smesso. Ho voluto credergli, ma da quel momento non sono mai riuscita a fidarmi di lui. Ogni volta che usciva con i suoi amici ero molto sospettosa e mi capitava spesso di vederlo “strano”. Più di una volta ha negato di averlo fatto nonostante io ne fossi convinta.
Purtroppo non so nulla sull’argomento.
Dopo qualche mese mi è capitato di trovare le prove che lo avesse fatto di nuovo. Davanti all’evidenza ha ammesso di aver avuto un crollo perchè io non riesco a fidarmi di lui a prescindere dal fatto che si droghi o meno.
Non so più come comportarmi, sono preoccupata per il futuro. Non voglio lasciarlo perchè tengo molto a lui e vorrei aiutarlo.
Non può chiudere con i suoi amici perchè sono gli unici che ha e si conoscono da tanti anni. Tiene molto a loro.
Pensa di poter smettere da solo senza un aiuto medico, ma ho paura che continuando a frequentare queste amicizie sia impossibile smettere da soli.
Come posso comportarmi?

Prima cosa, nessuno può salvare nessuno. Detto ciò, credo che l'unica cosa che lei possa fare e stargli accanto e proporgli di prendersi cura di sè facendo terapia oppure seguendo un percorso terapeutico riabilitativo adeguato. Immagino che lei non voglia perderlo ma è necessario anche che lei realizzi la sua impotenza rispetto alla problematica del suo fidanzato. Rientra nelle convinzioni di chi soffre di dipendenza credere di poter farcela da soli. Arrivare a comprendere di avere un problema è il primo passo in questi casi ed è necessario. La dipendenza da sostanze è una malattia non un vizio come si crede comunemente, per questo necessita di cure adeguate. Lei può stargli accanto ed amarlo, sentendo i suoi di limiti e mettendo dei confini rispetto alle cose che sente di non poter accettare.

Dott.ssa Gabriella Calabretti