Separazione e presenza del marito in casa

Buongiorno.
15 anni di matrimonio e due figlie di 9 e 14 anni. A fine ottobre ci siamo separati, per suo volere, perché ho scoperto che aveva un'altra donna.
Stiamo ancora cercando di arrivare ad accordi tramite avvocati, quindi ancora non siamo separati legalmente e non ci sono "regole" stabilite. Fino a quando mio marito non ha perso le chiavi, entrava ed usciva di casa liberamente, gironzolando dappertutto. Tutti i giorni di scuola, di iniziativa propria, viene a prendere una delle figlie per portarla a scuola.
Ora suona alla porta direttamente dal pianerottolo, ed entra e continua a girovagare a suo piacimento. Oppure, visto che lavora sotto casa, telefona alle bambine perché scendano a salutarlo.
A le bambine fa bene una situazione del genere? Il dubbio mi è venuto perché quattro giorni fa la nostra figlia più grande mi ha detto "non mi piace che papà entri in casa".
Grazie mille in anticipo per le vostre risposte
A me questa situazione mette a disagio, però se mi dite che è salutare per le bambine, mi farò una ragione.

Gentile Mina,

è molto probabile che sua figlia abbia detto quella frase principalmente per solidarietà nei suoi confronti.

E' scontato che una separazione è fonte di sofferenza per tutti i componenti della famiglia e soprattutto per i figli ma questo dovrebbe essere ben considerato dai coniugi che decidono di separarsi senza considerare la possibilità di recuperare il rapporto con l'aiuto di una psicoterapia di coppia.

Una volta che la separazione sarà ufficializzata, nella sentenza saranno definiti tutti gli accordi inclusi i tempi e i modi di frequentazione delle figlie da parte di suo marito.

Tuttavia, indipendentemente dagli accordi scritti, è sempre preferibile mantenere col coniuge separato un rapporto civile di collaborazione per ridurre al minimo le inevitabili ripercussioni negative sui figli derivanti da questo cambiamento.

Per tale motivo, almeno per questo,  è senz'altro consigliabile un supporto psicologico.

Cordiali saluti.