Come posso reagire

Ciao
Ho avuto un bambino, adesso ha 6 mesi, è bellissimo e lo amo molto ma non mi sento felice, da tempo ormai piango sempre in bagno penso alla mia vecchia vita e penso che non potrò mai più fare ciò che mi piace, prima avevo un sogno, quello di fare la modella, ma ora per i troppi chili della gravidanza e per le smagliature non potrò più farlo, penso sempre a come io sia rinchiusa in casa essendo lontana dal paese, prima mi piaceva uscire a piedi e trovarmi con gli amici, ma ora non posso perché la carrozzina in salita dopo un po’ è troppo pesante, ho sempre attacchi di emicrania e tanto sonno, il bambino la notte dorme e si sveglia solo una volta per mangiare e torna a dormire, quindi mi sembra strano che io abbia sonno e non abbia voglia di fare niente, mi innervosisco anche molto facilmente.

Quando la sera piango, mi sembra di non riuscire a smettere, quando il mio partner se ne è accorto ho provato a dirglielo, ma mi ha liquidata dicendo che è solo stress, ma io non credo sia così perché inizialmente io il bambino non lo volevo, l’ho tenuto per paura dei sensi di colpa e che avessi potuto rimpiangere la mia scelta.. io non ho mai pensato di avere figli nella mia vita, non mi sono mai piaciuti i bambini, adesso mi sento in gabbia e so che non potrò mai più avverare i miei sogni, perché ora non ho più libertà, mi sento sempre triste sono pochi i momenti in cui sono tranquilla.. per favore aiutatemi perché nessuno nella mia famiglia o nella sua mi capirebbero...

Gentile Marcella,

quella della gravidanza e maternità è una esperienza forte che cambia la vita di una donna e ancor più di una ragazza giovane come te che magari non aveva ancora chiaramente progettato di avere un figlio così presto.

Pertanto è comprensibile il periodo attuale di confusione e stress che stai attraversando come fase di adattamento alla nuova situazione.

Tuttavia, tu stessa dici di amare molto il tuo bambino che crescendo sarà per te sempre più motivo di orgoglio e soddisfazione e ben presto ci potrà essere una forma di compensazione alla tua attuale insoddisfazione.

Nel frattempo ti suggerisco di provare a chiedere più collaborazione e sostegno al tuo partner e/o a qualche familiare o persona amica con cui hai un buon rapporto e di spendere il tuo tempo nella cura e nell'accudimento del tuo bambino perché questa occupazione è certamente terapeutica.

Cordiali saluti.