Dott.ssa Giada Maria Tonelli

Dott.ssa Giada Maria Tonelli

Psicoterapeuta, Coach, Psicologo dello Sport, Formatrice

Che cosa significa questo comportamento? Mancanza di progettualitá e paura di coinvolgersi? Perchè?

Il mio compagno ha prenotato ferie e weekend lunghi (con tanto di aerei già pagati) senza interpellarmi per dirmi poi "ma tu vieni con me ovviamente, è bello andarci insieme", conscio del fatto che ho delle limitazioni lavorative che rendono difficile per me inserire tali ferie nei miei piani, limitazioni lavorative recentemente entrate in gioco e che mi hanno provocato un forte stress (rilocazione per lavoro in altra cittá) e in conseguenza delle quali ho promesso (e già pianificato e garantito) di impegnarmi ed impegnare tutte le mie risorse economiche in viaggi per essere il più possibile con lui. Ha prenotato dei voli per sè per questa vacanza in primavera e non è riuscito a prenotare un viaggio per venire nel luogo dove sarò costretta ad essere per lavoro, dando per scontato che io potrò andare in vacanza con lui in quella occasione (tra l'altro ha prenotato dimenticandosi che abbiamo un viaggio lunghissimo poco dopo quelle date, non pensando che io non posso prendere ulteriori ferie dopo aver già chiesto tutte quelle per il viaggio lungo che facciamo insieme, e quando gliel'ho fatto notare ha detto che in effetti ha sbagliato i calcoli e credeva che il viaggio lungo fosse più avanti). Lui esce da un rapporto finito (per suo volere) per necessità diverse e volontà/necessità di vivere in luoghi diversi e dunque desidera un rapporto ravvicinato e ha paura della distanza, ed io finora ho promesso e fatto tutto per mostrare e garantire la mia presenza fisica vicina a lui perché so che ci tiene, rassicurandolo e anch'io ci tengo e tengo a vederlo felice e lui l'ha notato e lo riconosce. Inoltre vedo la mia situazione di rilocazione come temporanea e flessibile ed entrambi abbiamo esperienze di vita in diverse città anche internazionali, dunque una mentalità aperta in questo senso. Abbiamo progetti di costruire una famiglia ed anche questo contribuirebbe a fare evolvere le cose e porterebbe ad un nostro avvicinamento (geografico). Sembra però che lui sia focalizzato sul vivere il presente giorno per giorno, prendendo tutto con leggerezza (come mi ha detto di voler fare in varie occasioni di difficoltà mie, anche prima di questa rilocazione). Questo si manifesta nel non suo non riuscire a tollerare troppe situazioni stressanti che io posso vivere e anche nella continua necessità di uscire, partecipare a eventi, vedere persone, tutti tutti i giorni con poco spazio di recupero fisico e mentale sui (spesso è stanco e dorme male) e nostro intimo nel quale parlare di progetti, fare piani (anche piani famigliari) che lo rassicurerebbero nel senso che gli farebbero vedere la mia situazione come transitoria e come una opportunità temporanea da sfruttare a nostro vantaggio, visto anche che ama spostarsi di continuo e non riesce a stare solo e a casa. Sottolineo che lui mi dice spesso che desidera fortemente un figlio e vorrebbe tantissimo una famiglia sua e ammira e idealizza quelle dei suoi amici. Tornando alla questione iniziale: io lo seguo volentieri e amo viaggiare e seguire eventi culturali e circondarmi di amici, anzi sono anche spesso poi più socievole di lui quando ci ritroviamo in gruppo. Gli voglio molto bene, ma mi crea ansia, incertezza e stress questo suo approccio al rapporto pur vedendo che lui è molto affettuoso con me, mi dedica attenzioni quotidiane, andiamo d'accordo quando siamo insieme e per nove mesi lo siamo stati tutti i giorni. Come dovrei pormi davanti a questo quadro e a comportamenti come quelli della prenotazione viaggio? So che è complesso porre un quesito per iscritto e la risposta la devo trovare io e ne parlerò anche con uno psicologo (ho già intrapreso un percorso di più di un anno completato di recente). Provo oggi ad esporlo e ad espormi qui. Grazie per avermi letta. Saluti.

Gentile Maria,
innanzitutto grazie per aver condiviso con tanta apertura e chiarezza i suoi pensieri e le sue emozioni. La situazione che descrive è certamente complessa e stratificata, e traspare quanto lei tenga a questa relazione e a costruire qualcosa di solido e significativo con il suo compagno. Al tempo stesso, emerge chiaramente quanto le sfide che sta affrontando – sia dal punto di vista emotivo che pratico – abbiano un impatto importante su di lei.

Le dinamiche che racconta, come la tendenza del suo compagno a prendere decisioni senza consultarvi e il suo approccio, che lei percepisce come più leggero e orientato al presente, sembrano entrare in tensione con il suo bisogno di pianificazione, sicurezza e condivisione. Questo non significa che siate incompatibili, ma potrebbe indicare che avete modi differenti di vivere il rapporto, differenze che possono diventare una risorsa se affrontate insieme attraverso un dialogo aperto e consapevole.

Potrebbe essere utile parlare con lui in un momento di calma, spiegandogli con sincerità come i suoi comportamenti la fanno sentire, senza giudizio, ma con l’intento di costruire una comprensione reciproca. Un dialogo di questo tipo può rappresentare non solo uno spazio di confronto, ma anche l’opportunità di esplorare bisogni e aspettative comuni, con l’obiettivo di “costruire un ponte” tra i vostri approcci e creare una relazione ancora più forte e collaborativa.

Resto a disposizione.

Giada Tonelli