Dott. Giammario Mascolo

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Dott. Giammario Mascolo

psicologo, psicoterapeuta, ipnologo

Ho una fidanzata aggressiva e violenta. Come comportarmi?

Buonasera, sono fidanzata da 8 mesi con una ragazza della mia età (30 anni). Sin da subito mi sono aperto con lei e lei con me. La ragazza viene da delle relazioni finite mali per tradimenti dei precedenti ragazzi e di questo ne ha risentito molto. Come carattere è diretta con le persone e a volte aggressiva, giudica chiunque incontra. Per delle sciocchezze che potrebbero essere risolte in maniera serena, ad esempio confrontandoci, inizia ad accusarmi di cose non fatte, di presunti miei interessi per altre ragazze ed insultando i componenti della mia famiglia pesantemente. Queste liti sfociano a volte (ad ora 4 volte in 8 mesi), anche nella violenza fisica, iniziando ad aggredirmi mettendomi le mani al collo, in faccia, schiaffeggiandomi o colpendomi in generale, lasciandomi segni evidenti sul corpo. Dopo queste liti io spesso mi allontano da lei, la quale mi invia messaggi dicendomi che si inizia a tagliare i polsi se non torno o comunque si fa del male, io, per evitare che si faccia del male torno per tranquillizzarla e così ricominciamo con settimane magari serene intervallate da litigate ogni 4/5gg. A volte le ho visto dei tagli lievi senza sangue sulle gambe e sui polsi. Il problema che mi fa desistere dal lasciarmi con lei è che veramente ha un affetto ed un amore nei miei confronti durante tutti i restanti giorni. Ringrazio vivamente dell'attenzione

Gent.mo Stefano. Quello che racconta sembra descrivere una personalità che ha qualche difficoltà nel definire i confini: confini delle modalità di discussione, confini personali, confini nel modo di esprimere ciò che pensa e sente ecc. In questi casi è molto alto il rischio che il partner (in questo caso Stefano) si senta in dovere di gestire questa difficoltà ed aiutare la compagna nel suo problema. La realtà è che non è questo il suo ruolo, se lei si fa carico di questo ruolo, il risultato sarà quasi sicuramente andare verso un rapporto sempre più problematico. Il mio suggerimento è di contattare un terapeuta che possa aiutarla a separare questi due canali: quello del partner sentimentale da quello del consulente psicologico. Resto a disposizione e le faccio i migliori auguri.      G M

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Dott.Giammario Mascolo

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  • Terapia breve strategica
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