Dott. Giancarlo Gramaglia

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Dott. Giancarlo Gramaglia

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Ansia e paura

Salve a tutti,

ho 38 anni e da circa un anno vivo un momento di forte ansia. Tutto ha inizio novembre scorso, dove una notte sono finita in PS con un attacco di panico forte, pensavo di avere un infarto. Da allora vivo in uno stato di angoscia devastante, ogni minimo sintomo penso subito al peggio. Ho i muscoli tremendamente contratti tanto da avere sbandamenti e Cefalea muscolo tensive praticamente quasi tutto il giorno, palpitazioni, tonfo al cuore, paure inutili per il minimo pensiero negativo.

La mente mi fa fare pensieri strani, e scatta la paura, mi sento il cuore battere forte (se lo misuro però è nella norma). Ho fatto esami del sangue e due ecg e sono tutti normali e perfetti. Ma la mia ossessione nell'avere qualcosa persiste. Ci sono giornate di serenità e giornate dove mi sveglio già in ansia. Al bisogno prendo Lexotan gocce o gocce naturali di passiflora e valeriana.

Ho seguito un percorso terapeutico con psicologo ma senza risultati. Non so più come passare questo periodo e cosa fare per eliminare i pensieri di paura che ho in testa. Quando mi prende l'ansia forte é devastante tanto da rovinarti la giornata, nodo alla gola, fiato corto, cefalea, palpitazioni, testa confusa tra pensieri negativi (sto avendo un infarto, sto x svenire) e pensieri di autocontrollo( respira é solo ansia, tra poco passa, sei solo stanca).

La dottoressa di base mi consiglia di prendere gocce naturali per l'ansia e fare sport per scaricare i nervi. Voi cosa consigliate? Secondo lei dovrei riprendere il percorso con un psicologo?

Grazie

Buongiorno,

le consiglio di intraprendere un percorso di analisi con uno psicoanalista che possa aiutarla a recuperare nella sua storia, nel suo vissuto, aspetti sui quali lavorare. Non si scoraggi, il percorso all'inizio può sembrare lungo e tortuoso, ma soprattutto nel suo tipo di problematica bisogna andare a fondo partendo dal suo "Io bimbo/a " e lavorarlo in analisi. 

Le sconsiglio i farmaci, anche perchè non servono assolutamente a niente, se non a darle una calma apparente ma con danni di dipendenza e di appannamento.

I suoi sintomi fisici sono una conseguenza, non mi soffermerei su esami clinici, ma prenderei al più presto provvedimenti per intraprendere il suo percorso di guarigione con uno psicoanalista.

Rimango a disposizione.

Le auguro Buoni Pensieri

Un cordiale saluto

 

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