Dott. Giancarlo Gramaglia

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Dott. Giancarlo Gramaglia

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

A volte non sopporto più le persone che mi stanno vicine.

Salve, sono una ragazza di 21 anni. Vi spiego brevemente il mio “problema”: sempre più spesso mi accorgo di essere molto nervosa e stressata. Ci sono dei giorni che mi da fastidio tutto, quasi come se non riuscissi a sopportare niente se non stare sola con me stessa. E ci sono dei giorni in cui invece non ci penso minimamente, sono tranquilla e voglio stare in compagnia. So che scritto così sembra io sia bipolare, ma credetemi che non lo sono.
Mi succede molto spesso di essere a casa con mia mamma... e ogni cosa che fa mi irrita. A volte non riesco a sopportarla. Il solo respiro, gli sbadigli, rumori vari, anche solo quando mi chiede “cosa facciamo per cena?” mi infastidisce. Non so perché mi capiti, io le voglio bene, fa tanto per me anche se negli anni non mi ha mai dimostrato molto il suo amore.
Sono io che ho un problema? Cioè, perché mi capita di innervosirmi così tanto quando mi sta vicino per “troppo” tempo? Ci tengo a lei, ma quando sono lontana da casa sto meglio... mi piace comunque stare con lei, a volte facciamo alcune cose assieme, andiamo a fare un giro, shopping ecc... ma dopo 2/3 giorni non la sopporto più... vorrei solo andare via.
La nostra relazione madre-figlia non è sempre stata delle migliori, abbiamo caratteri molto diversi e finiamo per discutere spesso, finendo con lei che urla e io che piango. È così da quando ho memoria.
Non mi ricordo sinceramente di momenti davvero belli e felici quando ero piccola, di carezze o di baci.
Ha sempre fatto tutto il possibile per me, lo so, mi ha sempre mantenuta, aiutata, mi ha cresciuta, c’è stata quando ho avuto bisogno ecc... ma forse sentimentale è stata “assente” come mamma.
Forse sono io che chiedo troppo?
Perché a volte la “odio” senza apparente motivo?

BuoBuonasera,

ciascuno di noi potrebbe avere sia degli aspetti psicotici che nevrotici, ma non darei definizioni standard frettolose.

Dalle sue parole mi pare di capire che il rapporto con sua madre sia oscillante. Io le consiglierei di rivolgersi ad un professionista per lavorare su questo aspetto partendo dalla sua storia e rielaborando tutto il suo vissuto. Questo percorso di analisi la potrà aiutare a gestire meglio anche il rapporto con sua madre. Il nostro primo Universo da bimbi era la famiglia, per cui non c'è da stupirsi che tutto parta da lì. Ci lavori sopra e vedrà che riuscirete a trovare un modo più equilibrato di rapportarvi, per stare bene e avere soddisfazione reciproca.

Rimango a disposizione.

Cordiali Saluti

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