Dott. Giancarlo Miglietta

Dott. Giancarlo Miglietta

psicologo clinico, psicoterapeuta

Problemi e litigi con mio fratello

Salve a tutti! Sono Elisa, una ragazza di 23 anni che frequenta l'università..figlia di genitori separati da ormai 5 anni e che ha un fratello più piccolo, di 20 anni.
Da quando mio padre è andato a vivere in un'altra abitazione mio fratello ha preso il sopravvento su me e mia madre dentro casa, madre che purtroppo non riesce a gestire la situazione da sola.
Mio padre è sempre stato un'uomo di poco polso e anche lui, complice il fatto di non essere più dentro casa, non riesce più a gestirlo.
Va male a scuola, infatti ora sta "frequentando" (sono più le volte che rimane a casa che quelle in cui va a scuola) il quinto anno in una scuola privata, dopo due bocciature.
Io mi sento di dover riparare i buchi lasciati dai miei, anche se so che non è mio compito.. ma non riesco a vedere mia madre in difficoltà nel gestire la situazione da sola in casa e soprattutto sento la necessità di dovermi difendere da sola da lui, perchè i miei non riescono.
Infatti spesso arrivo allo scontro con lui e volano parole pesanti, urla, grida e offese da parte di entrambi. Con la differenza che lui essendo uomo ha più forza.. e spesso mi ritrovo sbattuta contro il muro, o sul tavolo oppure lanciata sul letto. Mio fratello è molto aggressivo..non pochi sono stati i pugni tirati al muro o sulle porte. Inoltre vuole imporsi su tutti, pretende, sembra voglia comandare, assume un'aria di sfida, guarda tutti a brutto muso appena gli si dice qualcosa, non aiuta mai in casa e non condivide niente con noi.. è sempre scontroso, chiuso, spesso di malumore. Tant'è che ogni volta che entra in una stanza si percepisce il clima che cambia, che diventa teso.. io e mia madre abbiamo paura di dire o fare qualcosa che potrebbe turbarlo e alterare gli equilibri in casa.
Proprio stamattina abbiamo avuto una discussione perché lui in casa pretende di fare ciò che vuole senza rispettare le necessità altrui (es. guardare la TV a volume alto di notte mentre noi cerchiamo di dormire).. e di nuovo sono stata spintonata sul letto e ho ricevuto minacce del tipo: "stai attenta o ti metto le mani addosso." mentre mi mostrava il pugno chiuso verso di me.
Per non farlo arrabbiare bisognerebbe fare tutto ciò che è in linea con il suo volere e sopportare a testa bassa. Purtroppo io non ne sono capace e infatti sono quella che in famiglia arriva di più allo scontro con lui.
Però io dopo ci sto male, ne esco distrutta e mi sento male anche fisicamente.. mentre a lui sembra non importare niente e continua la sua vita tranquillamente, senza uscirne scalfito.
Vorrei sapere se una situazione del genere è normale. Perchè invece io vorrei soltanto tranquillità, serenità e gioia nella mia famiglia e sinceramente tiro un sospiro di sollievo nei momenti in cui lui esce da casa. Sono gli unici momenti in cui io e mia madre riusciamo a condividere le nostre giornate serenamente.
Mi piacerebbe ricevere un consiglio da voi. Io sono già seguita da qualcuno mentre lui rifiuta categoricamente qualsiasi colloquio con uno psicologo.
Grazie in anticipo per le vostre risposte.

Salve Elisa,

Il fatto che lei stia seguendo un percorso psicologico è un aspetto importante che può aiutarla ad affrontare le emozioni, non tanto di Suo fratello, quanto le Sue in relazione a ciò che avviene dentro casa. 

Sarebbe infatti utile provare a comprendere l'origine dell'aggressività che circola in casa. Mi riesce difficile pensare che riguardi solo Suo fratello e non l'intero sistema famigliare. La rabbia infatti a volte può veicolare  un "non detto".

Che rapporto ha Lei con la rabbia? Come la esprime? Cosa la fa arrabbiare e perché? Come sta rispetto all'esigenza di dover tappare i buchi lasciati dai suoi genitori?

Queste e altre domande possono fare luce su dinamiche interne ed esterne in un'ottica di un cambiamento di sè più che di suo fratello .

Un saluto