Dott. Giancarlo Miglietta

Dott. Giancarlo Miglietta

psicologo clinico, psicoterapeuta

Genitori che controllano la vita

Buonasera, scrivo perché ho 27 anni, tra poco andrò a vivere con il mio compagno e ho il grosso problema dei miei genitori che non se ne fanno una ragione, o meglio, vogliono avere il controllo su quello che faccio e che farò. Mio padre, se non sto ad alcune sue condizioni mi rinfaccia il fatto che senza di lui non avrei neanche comprato la casa, e mia mamma dice che io dovrei vivere da sola per qualche mese, senza compagno per dare la possibilità a mia sorella di 10 anni più piccola di me di venire quando vuole da me. Quindi faccio la parte prima di quella non riconoscente e poi dell'egoismo. Il problema é che almeno una volta alla settimana trovano una qualche scusa per creare una discussione e imporre il loro punto di vista su quello che dovrei fare o non fare. Ora dicono pure che dovrei rimandare il mio ingresso nella casa nuova siccome ci sono troppe situazioni un po delicate a livello familiare e dovrei aspettare almeno l'estate. Risultato: fidanzato preoccupato per i genitori troppo invadenti e che vogliono imporsi su di me e il fatto che una cosa che dovrei vivere serenamente la sto vivendo con ansia e angoscia. Ho provato a parlargli ma non mi vogliono ascoltare e, anzi, mi dicono che non capisco niente e che sono egoista...non so più che fare. Grazie in anticipo a chi risponderà

Buonasera,

Potremmo dire che a 27 anni ha tutto il dovere, prima che il diritto, di fare le sue scelte in autonomia. Crescere significa inevitabilmente separarsi, spezzare u legami di dipendenza infantili e camminare con le proprie gambe. 

Un clima familiare controllante e a tratti persecutorio spesso può essere un modo agito, più o meno consapevolmente, da entrambe le parti per impedire o ritardare la separazione.

Rivolgersi ad uno psicologo potrebbe essere un possibile modo di trovare obiettivi e strategie utili a svincolarsi da alcuni schemi tossici.

La scelta spetta a lei, stavolta.

Buona serata