Figlio adolescente scontroso
Mio figlio di15 anni non si applica a scuola non fa nulla a casa ed è sempre scontroso e cupo. Ora vuole fare quello che vuole comprese uscite notturne senza orario. Provoca in continuazione con frasi spiacevoli appena gli si chiede di fare qualcosa. Ora vista l'esasperazione siamo purtroppo arrivati ad uno scontro fisico in cui ha cercato anche una reazione. Ha detto che non vuole neanche più chiamarmi padre e di non parlargli mai più. Io ci sto malissimo e lui è bello tranquillo che gioca alla play station ridendo con gli amici. Un consiglio? Grazie
Capisco profondamente quanto tu stia soffrendo in questo momento. Quando un figlio adolescente si allontana così bruscamente e il clima familiare si trasforma in scontro e tensione è doloroso e destabilizzante. Quello che descrivi, cioè disinteresse per la scuola, oppositività, chiusura affettiva, bisogno di libertà estrema e provocazioni verbali, rientra purtroppo in un quadro piuttosto tipico dell’adolescenza, soprattutto quando dietro c’è una forte ricerca di identità e autonomia. Tuttavia il fatto che si sia arrivati a uno scontro fisico indica che la situazione è ormai carica di rabbia reciproca e necessita di un intervento calmo ma deciso per proteggere sia lui che te. In questa fase la cosa più importante è interrompere la spirale del conflitto. Ogni volta che si risponde alla provocazione con durezza o esasperazione il ragazzo non percepisce il limite come un gesto d’amore o di cura ma come un attacco e reagisce per difendersi. È fondamentale che tu riesca a recuperare una posizione di calma e fermezza mostrando che il rispetto reciproco è una condizione non negoziabile ma senza scivolare nel terreno dello scontro di potere. Ti consiglierei se possibile di coinvolgere un professionista, uno psicologo familiare o un terapeuta dell’adolescenza, per creare uno spazio di mediazione in cui entrambi possiate esprimervi senza giudizio e con la guida di una figura neutra. Spesso dietro la rabbia di un ragazzo di quindici anni c’è confusione, frustrazione o un bisogno di essere ascoltato e riconosciuto come più grande anche se in modo disfunzionale. Mostragli che nonostante tutto tu ci sei e che sei disposto a parlargli solo quando potrà farlo in modo rispettoso. Questo non significa arrendersi ma scegliere una via più matura e costruttiva per riprendere il contatto. Se ora lui ride e sembra sereno mentre tu soffri non pensare che sia indifferente, spesso è solo un modo per nascondere la sua vulnerabilità. Mantieni la calma, proteggi la relazione e non affrontarlo nei momenti di rabbia ma in quelli di tranquillità, anche solo con poche parole sincere e affettuose.