Dott.ssa Gilda Di Nardo

Dott.ssa Gilda Di Nardo

Psicologa, Psicoterapeuta

Impossibilità di pronunciare e scrivere alcune parole

Buongiorno,
scrivo per avere un parere dagli esperti.
Il mio problema, che ormai mi assilla da molti anni, è l'incapacità di pronunciare e scrivere alcune parole.
Non si tratta di un problema di pronuncia, ma proprio a livello emotivo che queste parole mi suscitano.
Durante la mia più tenera età mi sono ammalata di una malattia molto grave, che ha segnato profondamente la mia infanzia.
Tuttavia, ancora oggi, a distanza di più di 15 anni, non riesco ancora a pronunciare né il nome di tale malattia né, tanto meno, la categoria a cui questa appartiene; oltre a tutte le parole annesse e connesse: i nomi delle cure a cui mi sono dovuta sottoporre, i nomi di alcuni medicinali e così via.
Il solo pensiero di dover pronunciare o scrivere tali parole mi mette in una situazione di forte disagio e, se per caso le devo pronunciare per un motivo o per l'altro, la mia reazione è di forte ansia e terrore (agitazione, tremore, tachicardia, respiro affannoso, volontà di sottrarmi agli sguardi altrui, volontà di scappare e simili), e comunque le dico smorzando inconsciamente la voce.
Ma quello che mi terrorizza a dismisura è quando queste parole vengono pronunciate da altre persone che non conoscono la mia storia: nonostante siano ignare del mio passato e quindi potrei essere tranquilla, perché tanto non lo sanno, le mie reazioni sono comunque quelle sopra citate che però, mio malgrado, devo in qualche modo controllare per non ricadere in forme più gravi, se non in attacchi di panico, rischiando così di aggredire o fuggire questa persona.
Leggendo alcuni articoli online ho imparato che il disturbo post-traumatico-da-stress tende a evitare le situazioni connesse a traumi del passato, ma da evitare gli eventi ad evitare persino le parole, in qualsiasi forma (lette, scritte, sentite ecc.), mi sembra una reazione, da parte mia, davvero troppo, troppo eccessiva.
Per questo vorrei domandare se possa essere normale una forte emotività di questo tipo, nonostante, mi ripeto, siano trascorsi ormai più di 15 anni dall'accaduto.
Grazie per l'attenzione.

Dolce Bianca,

mi dispiace dell'enorme stress che sta vivendo e delle vicende che l'hanno toccata. Leggo la sua giovane età e quindi devo dedurre che le vicende a cui fa riferimento sono avvenute che era solo una bambina. Ognuno di noi reagisce a suo modo a determinate situazioni per quanto poi alcune reazioni sono etichettabili nell'ambito del disturbo. Mi viene da credere che poichè nel suo caso le difficoltà sono arrivate molto presto avranno spaventato tantissimo la sua famiglia e lei, che sta ancora e probabilmente portando i segni di tutto ciò. Poi la situazione sarà più ampia, bisognerebbe vedere lo sviluppo delle sue vicende di vita e della sua personalità, il clima famigliare in tutti questi anni ma di certo lei stessa è la prima a ritrovare le origini almeno di una buona parte del suo problema. Questo è già un vantaggio, mi creda, per cui non perda tempo prezioso e non si lasci spaventare ancora, vada da uno psicologo, probabilmente questo nucleo fobico si è incistato in lei giorno dopo giorno e va affrontato. E' giusto che possa riappropriarsi di un pò di leggerezza, sia affidi a qualcuno, all'inizio e a tratti non sarà facile ma dopo mi creda sarà una liberazione. Un caro saluto e in bocca al lupo.