Dott.ssa Gioja Marinozzi

Dott.ssa Gioja Marinozzi

Psicologo, Psicoterapeuta

Un blocco psicologico gli impedisce la piena erezione

Salve a tutti. Da sei mesi sto con un ragazzo e non abbiamo ancora mai avuto un rapporto sessuale completo per un blocco psicologico che gli impedisce la piena erezione. Quando iniziamo con il petting lui raggiunge l'erezione ma, credo spinto da forte ansia da prestazione, nel momento di infilare il condom, l'erezione viene a mancare. Io ho 33 anni, lui 34. Ed è ancora vergine. Quando affrontiamo l'argomento, in maniera sempre molto tranquilla perché vorrei comprendere quale possa essere il modo migliore per affrontare questa situazione, lui dice che si tratta di un blocco mentale. Il problema vero, però, è che non cerca neanche più l'intimita legata al sesso. Molto innamorato, affettuoso, attento. Anche attratto, visto che spesso succede che l'erezione si presenti anche durante i baci e/o i momenti intimi, non collegati ad un rapporto sessuale. Non so quale sia la cosa migliore da fare. Gli ho anche proposto di andare insieme ad una seduta di psicoterapia di coppia, ma non ha accettato dicendo che non ce n'è bisogno. Grazie per l'attenzione, spero vivamente di ricevere qualche consiglio. Maria
Cara Maria, la situazione è grave, ma solo perché il suo ragazzo non vuole riconoscere di aver bisogno di aiuto! Temo che lei non abbia possibilità di aiutarlo se non convincendolo che il vostro rapporto è, così, limitato ad una modalità da adolescenti alle prime esperienze senza raggiungere l'intimità profonda che si ottiene nel tempo solo con un rapporto completo. Se il suo ragazzo è vergine, con molta probabilità la situazione è sempre stata così e quindi non sembra dovuta ad un problema fra voi due: di conseguenza la terapia di coppia non credo sortirebbe nessun effetto. Credo che lei si debba chiedere con molta onestà con se stessa se potrebbe accettare di andare avanti così con tutte le conseguenze che questa situazione comporta e se la risposta è no, con altrettanta onestà, ne dovrebbe parlare con lui dicendogli quello che prova e pensa. Poi la palla passa a lui che deciderà se vuole porre rimedio ad una situazione assolutamente risolvibile o non se la sente... Mi è già capitato di avere a che fare con questo tipo di rifiuto iniziale che poi per fortuna si è risolto con l'accettazione del problema e del lavoro da fare per la sua risoluzione. Le auguro di cuore quanto di meglio possa avere nella vita! Un caro saluto