Dott.ssa Giovanna Canziani

Dott.ssa Giovanna Canziani

Psicologa / Psicoterapeuta / Psicotraumatologa - E.M.D.R.

Come aiutare mio figlio a socializzare con i coetanei

Buongiorno, ho un meraviglioso bambino di 6 anni, dolce, sensibile ed intelligente. È sempre stato un bambino razionalmente molto precoce, ma in difficoltà a relazionarsi ad altri bambini, soprattutto maschi coetanei. Ha iniziato di recente la scuola elementare e, nonostante siano presenti alcuni vecchi compagni della materna, lui fa fatica a fare amicizia e mi sembra solo.

Quando vado a prenderlo lo osservo da fuori e lo vedo spesso solo, appoggiato ad un albero, oppure che gironzola guardando per aria. Dice che gli altri bambini non vogliono giocare con lui. È figlio unico e noi genitori abbiamo sempre giocato molto con lui, ma ultimamente mi sto chiedendo se questa modalità non abbia avuto l'effetto di allontanarlo dagli altri bambini.

Se vede bambini della sua età o più grandi si allontana, mentre cerca di relazionarsi con i bambini più piccoli. Le uniche amicizie che ha stretto un po' sono sempre state con femmine (un po' maschiaccio) o bambini un po' emarginati, l'ultimo arrivato oppure il bambino isolato: un periodo della materna aveva legato molto con un bimbo straniero molto in difficoltà, che non parlava neanche bene l'italiano. Dopo circa un anno quel bimbo si è finalmente inserito, ha iniziato a giocare con gli altri e mio figlio non è più stato suo amico! Come a dire: se non sei emarginato non fai per me!

La cosa in generale mi preoccupa, non vorrei trascurare una difficoltà che potrà peggiorare con l'età, ma neppure esagerare drammatizzando la situazione più del necessario. Ultimamente lui si è accorto che sono interessata a questo aspetto: appena parla con un bambino mi racconta subito di aver fatto amicizia ma se gli chiedo come si chiama, cosa hanno fatto insieme ecc., non sa rispondermi!

Vi ringrazio infinitamente per la risposta

Gentile Angelica,

l'insicurezza dei bambini può essere compresa attraverso l'approfondimento delle dinamiche familiari e delle modalità di attaccamento e accudimento dei genitori. Cosa prova il bambino in queste situazioni relazionali con i coetanei? Cosa pensa di sè e quali sono le paure che frequentemente vanno ad incidere e che contribuiscono al senso di insicurezza? Conoscere anche quali modalità di accudimento hanno ricevuto i genitori come figli costituisce un altro fattore importante da considerare. Se al momento i rapporti con i coetanei ci sono, può essere indicato trovare attività sportive, ricreative che piacciano a suo figlio per inserirlo e fargli vivere esperienze che gli permettano di confrontarsi con altri/e. Se il ritiro è più evidente e prolungato nel tempo è indicato rivolgersi ad un professionista per comprendere l'origine di questo disagio e intervenire per rafforzare le risorse di cui dispone il bambino e i voi genitori.

Cordiali saluti