Mio figlio mi odia

Mio figlio di 16 anni mi disprezza, mi maltratta e non mi vorrebbe come madre. Mi insulta, dicendo che non ho mai fatto nulla per lui, che ho solo pensato a me stessa, che e’ cresciuto male perche’ io sono una pessima persona, cattiva e doppia faccia. Non so come possa dire di me tutto cio’, non me lo spiego. E’ stato cresciuto con amore da me e mio marito, siamo una famiglia benestante e non gli e’ mai mancato nulla. Mi sembra di impazzire.

Gentile Signora,

le parole di suo figlio devono certamente farle molto male, ed è comprensibile che si senta smarrita e impotente di fronte a tanta rabbia. L’adolescenza è un periodo complesso, in cui i ragazzi cercano di separarsi dai genitori per costruire la propria identità, e spesso lo fanno anche attraverso la provocazione e il rifiuto. Non sempre ciò che esprimono corrisponde davvero al loro sentire profondo: a volte è un modo confuso per affermare se stessi o per mettere alla prova il legame affettivo.

Da ciò che scrive, emerge il suo dolore ma anche il desiderio di capire e di trovare una via per ristabilire un contatto. Può essere utile in questo momento non tanto cercare di difendersi dalle accuse, quanto provare ad ascoltare cosa si nasconde dietro quelle parole — spesso rabbia, frustrazione o bisogno di riconoscimento.

Un percorso di sostegno psicologico familiare o genitoriale potrebbe aiutarla a leggere meglio ciò che sta accadendo e a trovare modalità di dialogo più efficaci, proteggendo al contempo se stessa da questa sofferenza.

Non è sola in questa difficoltà: chiedere aiuto, in casi come questo, è un atto di cura verso di sé e verso suo figlio.

Un caro saluto