Dott. Giovanni Romito

Dott. Giovanni Romito

Psicologo, Psicoterapeuta

Mio figlio sente un bisogno continuo di lavare le mani, è geloso del fratello e molto riservato

Salve, vorrei qualche delucidazione su alcuni problemi comportamentali di mio figlio, un ragazzo di 16 anni. Ho notato , è da qualche anno ormai ,che sente un bisogno continuo di lavare le mani e/o di pulizia in genere...Usa delle accortienze (uso di cuscini) soprattutto in casa e cerca di preservarsi dal venire in contatto diretto con cose che abbiamo utilizzato noi di famiglia. COn gli estranei non ho notato questo suo essere così intransigente.Fino a qualche tempo fa riuscivo ad abbracciarlo, ora cerca di divincolarsi.Mi rendo conto che si trova in un'età difficile,ma questi atteggiamenti credo non siano nella norma...Ho provato più volte a parlargli cercando di fargli capire la negatività di questo,ma invano...E' un ragazzo molto riservato,sensibile...che difficilmente si apre con chi non gli ispira fiducia , se non con me.Col padre invece, non ha mai avuto alcun tipo di dialogo anzi credo che questi, col suo carattere piuttosto dominante e poco avverso ad un dialogo costruttivo, non gli infondi quel senso di sicurezza ,di complicità che penso dovrebbe instaurarsi in un rapporto tra genitori e figli per la crescita dell' autostima a, mio avviso ,piuttosto scarsa in mio figlio proprio motivo.Ho notato manifesta forme di gelosia nei confronti del fratello a suo dire sempre ammirato da tutti e preferisce la compagnia di pochi ma amici fidati, non irruenti. E' molto abitudinario nelle sue cose.A scuola non mi dà grossi problemi se non in matematica per la quale ha sempre mostrato grosse difficoltà nel memorizzare procedimenti strutturali di esecuzione di esercizi e nell'analisi logica di problemi Non vorrei dilungarmi ancora ...spero solo possiate darmi un concreto aiuto per aiutare mio figlio a superare queste sue difficoltà GRAZIE
Gentile Michela, in un passaggio della sua lettera lei scrive: “questi atteggiamenti credo non siano nella norma...”; vede, alle volte, il confine tra il normale ed il patologico può essere piuttosto sottile. I comportamenti di suo figlio, rispetto all’igiene, potrebbero tanto essere tipici di una persona che tiene molto alla pulizia, quanto il sintomo di un disagio psicologico. Se quest’ultima ipotesi fosse vera, si dovrebbero fare una serie di valutazioni, ad esempio: quanto tempo dedica al lavaggio delle mani, quante volte le lava…Un indizio importante, tuttavia, è il fatto che questo comportamento inizia qualche anno fa; questo potrebbe farci pensare a qualche evento particolare legato alla vita di suo figlio che non essendo stato ben elaborato, abbia poi dato vita ad un comportamento del genere. Ci tengo a specificare che, se suo figlio ha un problema, il lavarsi continuamente, ne è la conseguenza e non il problema stesso e di questo, evidentemente, egli non ne è consapevole. Quando lei gli dice che è sbagliato quello che fa, tenga conto che probabilmente lui lo sa, ma magari non può farne a meno perché in quel momento quel gesto lo fa stare bene, forse placa una sua ansia. Mi rendo conto che la mia risposta è piena di “forse” e di “probabilmente”, però lei capisce che sarebbe opportuno disporre di più informazioni per offrirle un punto di vista più preciso ed obbiettivo. Il consiglio che comunque mi sento di darle, è di provare a proporre a suo figlio di consultare uno psicologo; alle volte anche una semplice consulenza può essere preziosissima per inquadrare meglio la situazione e laddove opportuno, intervenire tempestivamente. Come diceva lei nella lettera: “mi rendo conto che si trova in un'età difficile”, sono d’accordo con lei è un età difficile, ma è anche un’età in cui è possibile prevenire. La saluto cordialmente,