Dott.ssa Giulia Lanaro

Dott.ssa Giulia Lanaro

Psicologa Clinica e Forense, Neuropsicologa, CTU, Coordinatore Genitoriale

Disturbi alimentari

Salve, sono una ragazza di 19 anni al limite tra il normopeso e il sovrappeso (57kg x 150cm). Spesso ho avuto delle crisi o attacchi di panico ogni qual volta si parlasse di aspetto fisico, ma ultimamente diciamo che sto peggiorando. Ci sono giorni in cui tutto fila liscio, vivo la mia vita e magari mangio più "schifezze", ma sto bene; altri giorni cado in una sorta di depressione (a volte dura anche più di 24h) in cui non ho assolutamente voglia di fare nulla e ho costantemente fame... decido di mangiare qualcosa per eliminare questa sensazione, ma non va mai via. Continuo a guardare lo scaffale pensando a cosa possa mangiare, lo fisso e piango perchè magari vorrei concedermi una barretta ma allo stesso tempo non la voglio. è un po' complicato da spiegare, ma non penso di riuscire a farlo meglio... Ci sono giorni in cui cedo a queste tentazioni iniziando a mangiare senza fondo, penso a cosa possa fare affinchè tutto quello che assumo possa essere eliminato, ma alla fine non faccio proprio nulla, sentendomi un'idiota che non è capace neanche di prendere qualcosa o vomitare per rimediare al danno commesso. Da circa un mese ho iniziato a contare la frequenza di questi episodi e ho notato che ho un'abbuffata almeno una volta a settimana, se non due. Inoltre soffro di ipotiroidismo e una probabile disfunsione dell'ipofisi e per prevenzione sono stata messa sotto cortisone da più di 5 mesi, nulla da dire che mi vedo obesa, gonfia e vorrei riuscire a non mangiare per perdere qualche chilo e arrivare almeno a 53kg. Non riesco a capire se avrei davvero bisogno di una psicologa/psicoterapeuta o è solo una fase di passaggio di qualche anno e che "scomparirà" da sola.

Gentile,

comprendo bene la tua sofferenza, ogni difficoltà però per essere compresa al meglio ed affrontata deve essere letta alla luce di uno specifico contesto, di una specifica storia dì vita individuale. Ogni comportamento va posizionato all'interno di una rete di significati e di un contesto più ampio per poter essere prima riconfigurato in maniera identitaria per arrivare poi ad una cura. Non esistono purtroppo soluzioni preconfezionate ma ogni storia ha la necessità di potersi esprimere in un contesto dì cura in cui possa avvenire tale riconfigurazione, come appunto la psicoterapia. Sono disponibile a fissare un colloquio anche via Skype