Dott.ssa Giulia Marzolo

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Dott.ssa Giulia Marzolo

Psicologa, Psicoterapeuta

Problemi nel provare sentimenti

Salve,

volevo parlare di questo problema che mi porto da due anni non riesco a provare felicità o qualcosa quando provo a intraprendere una relazione e non riesco a spiegarmelo.

Ho avuto una relazione a distanza con una ragazza per due anni, lei era il mio punto fermo provavo vero amore per lei quando ci siamo lasciati lo abbiamo fatto per telefono e non ci siamo visti più. Successivamente ci siamo sentiti ogni tanto per un altro anno mentre lei cambiava strada, io sono rimasto indietro ho continuato a pensare a lei fino a pochi mesi fa, quando ho capito quale era il mio vero problema: la continua ricerca di una ragazza, di una persona da avere accanto, era questa la cosa che mi premeva.

In questo periodo ho trovato finalmente una ragazza che apprezzo in tutto e per tutto, ma allo stesso tempo non riesco a essere finalmente felice, ma continuo ad avere pensieri, una sorta di blocco a questa felicità e sono sicuro che chiunque trovi, mi si ripresenta sempre lo stesso blocco, non so piu con chi confidarmi di questo problema.

Accetto qualsiasi tipo di consiglio o pensiero grazie.

Salve Jacopo, dalle sue parole mi sembra di leggere una “ dipendenza affettiva” dal partner. La sua sofferenza nasce proprio dal concentrarsi e donarsi completamente all’altro ( come ha fatto nella sua storia passata ) dimenticandosi di se’, dei propri bisogni e desideri fino al punto di perdersi, di non sapere cosa si desidera e di cosa si ha realmente bisogno.

Il terrore dell’abbandono e della solitudine spesso ci portano a rinunciare a noi stessi, per questo il consiglio che mi sento di darle e’ di iniziare a dedicare del tempo a se stesso, ascoltandosi e osservando le sue emozioni. Deve ricominciare a conoscersi, chiedersi:” di cosa ho realmente bisogno?; cosa desidero?; cosa non voglio più nella mia vita?”. La ricerca di queste risposte le permetterà di tornare a volersi bene e affermare i propri bisogni con l’altro.

Non e’un percorso facile, sopratutto perché adesso si sente senza punti di riferimento, per questo e’ consigliabile, se da solo non riesce, una terapia che la guida lungo questo percorso di conoscenza che vada a reintegrare gli aspetti sani e modificare le convinzioni responsabili degli aspetti patologici della stima che ha di se stesso.

Si ricordi che la stima di se’ nasce proprio dalla capacità di dare valore alle proprie necessità, ai propri gusti e valori, senza rinunciarvi solo per garantirsi la presenza dell’altro. E’ la capacità di fare concretamente ciò che ci piace e ci gratifica.

Spero di esserle stata d’aiuto, per qualsiasi chiarimento può contattarmi ai miei recapiti.

 

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Dott.ssaGiulia Marzolo

Psicologa, Psicoterapeuta - Roma

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