È amore o paura della perdita?
Buongiorno, in relazione da 15 anni, sposata da 12 e con un figlio di 10. Consapevoli praticamente da subito di essere molto diversi caratterialmente e per interessi, proseguiamo comunque la nostra relazione. Nel corso degli anni le cose peggiorano: a lui manca la donna/compagna passionale nei rapporti sessuali e con cui condividere interessi. A me manca un compagno che mi supporti nella gestione del figlio, che mi ascolti e mi comprenda. Scarseggiano i rapporti sessuali perché io sono sempre stanca tra famiglia e lavoro ma soprattutto vedo tante mancanze da parte sua: non mi aiuta in casa, è un papà assente e non si parla mai, non si condivide nulla e io non riesco a “fare sesso”, ma voglio “fare l’amore”. Mi sento considerata solo quando ha voglia di rapporti sessuali. Lui spirito libero da sempre, bisognoso dei suoi spazi, di praticare i suoi hobby senza di me/ senza di noi, quando non lavora è in giro a farsi i fatti suoi. E io per non discutere, per vederlo soddisfatto lo lascio fare. E credo che basti questo anche a lui, una che non rompe le scatole. Mi capita di tradire. La prima volta perdo anche la testa per un uomo sensibile e altruista, quello che mi manca. Le altre due sono scappatelle. Lui non si accorge di nulla. So che qualche volta ha flirtato in giro, non so se si è mai spinto oltre. Da qualche anno decido di non cercare niente in giro, non so se per mancanza di opportunità ma nemmeno mi interessa, vorrei ricostruire la mia coppia. Ormai però siamo diventati due inquilini. Non affrontiamo mai direttamente il discorso, solo frecciatine, accuse, frasi che restano a mezz’aria, discussioni che finiscono senza un compromesso, senza mai davvero provare a risolvere il problema. Adesso è scoppiata la bomba. Lui non si sentiva desiderato come uomo, io non mi sentivo considerata in tutto il resto. Nel giro di tre settimane mi dice che vuole separarsi perché vuole emozioni, che non si vede con me per i prossimi anni, che non mi ama più ma mi vuole un gran bene ed è meglio se ci separiamo. Parliamo di terapia di coppia ma poi si tira indietro. Scopro io che ha un’altra da qualche mese. Mi ripete che mi ha detto le cose un po’ alla volta, omettendo dettagli e raccontando bugie per non farmi soffrire perché mi vuole un gran bene. Mi ripete che la famiglia resterà la priorità, che lui ci sarà sempre per noi, che mi vorrà sempre bene e mi sarà accanto ma in modo diverso. Con lei non sa se è amore, ma le vuole un gran bene e si trova bene. La casa dove vuole andare è a fianco alla nostra ma sarà pronta tra 4 mesi; nel frattempo dovremmo vivere insieme sapendo che nei fine settimana andrà da lei. Litigi continui inframmezzati da pianti e abbracci. Non abbiamo mai dialogato sui nostri problemi così tanto come da quando è scoppiata la bomba e questo ci fa pentire di non averlo fatto prima. Io ho paura di pentirmi di non aver provato a risolvere, lui invece è più sicuro che non funzionerebbe comunque. Succede che in queste settimane abbiamo anche dei rapporti sessuali carichi di passione e sono io che ho voglia. Lui dubbioso, si sente in colpa nei confronti di lei e quando sta con lei, nei miei. Io vorrei provare a fare qualcosa, perché sentirmi sbattere in faccia certe verità mi ha fatto capire solo ora dei miei errori. Ma ne vale la pena? Lui ancora prova tanta attrazione fisica nei miei confronti e io l’ho riscoperta nei suoi. Lui mi vuole un gran bene ma ne vuole tanto anche all’altra, io non so cosa voglio. Avrei voluto che questo dialogo ci fosse prima, avrei avuto il tempo di capire cosa voglio io. So che siamo incompatibili caratterialmente e per interessi, ma l’idea di non provare a fare nulla e di non aver fatto nulla mi logora. Io adesso lo voglio perché provo qualcosa per lui o semplicemente perché ho paura della separazione?
Forse, mi viene in mente, che può essere per entrambi i motivi.
Tuttavia è necessario in questi casi iniziare un percorso di psicoterapia individuale o di coppia se entrambi i partners hanno volontà per capire in maniera più profonda come ci muoviamo e cos'è che ci muove all'interno di una relazione. Capire è il primo passo per non commettere più scelte non pensate
Dott. Berenati Giuseppe