Dott. Giuseppe Lissandrello

Dott. Giuseppe Lissandrello

Psicologo, Psicoterapeuta

Sono sola ad affrontare la dipendenza del mio compagno

Salve, mi rivolgo a voi in quanto specialisti nel settore sperando di riuscire a venirne a capo. Ho 28 anni, da due anni convivo con il mio compagno di 35. Viviamo in un paesino e come si può immaginare a volte le voci girano e il più delle volte sono ingigantite, ma non infondate, quando ci siamo frequentati io ho esplicitamente chiesto a lui se facesse uso di cocaina molto frequente come avevo sentito e la risposta è stata ovviamente "solo nelle occasioni con gli amici". Riassumendo ci sono cascata, ad oggi, con prove certe, ho scoperto che la situazione è proprio come si diceva saltuaria, ma costante ne ho parlato con sua madre e la non accettazione è stata la conseguenza. Non ho nessuno che può aiutarmi e ora soffro di ansie che controllo con lo xanax. Mi sono accorta che per la rabbia che provo non sono un aiuto efficiente e devo farmi da parte lasciando spazio a voi. Ad oggi dice di voler aiuto xké fino ad ora non la reputava una cosa grave. Il fatto che lui la prendesse come un "passatempo" invece io lo vedo ancora più grave. Qual è la strada che devo intraprendere?

Purtroppo non può fare nulla se soffre trovi la forza per lasciarlo. La dipendenza da Cocaina modifica la psiche in ambito cognitivo comportamentale. Si diventa paranoici ed egoisti. Quindi non può darle quel giusto amore. Per quanto riguarda lui deve rivolgersi al Sert o a comunità di recupero. Lei non può fare nulla se non soffrire. Pensi alla sua salute. È giovane può essere in tempo per ricominciare da qualche altra parte