Come reagire di fronte ad una persona depressa ?

Buona sera,
Da 7 mesi mi sono trasferita a Klaipeda, Lituania e da qualche mese frequento un ragazzo del posto, Andreas, perfetto in tutto e per tutto e che fino ad ora con me si comporta in modo eccezionale. C’è tuttavia un problema tra noi: questo ragazzo ha degli “amici” immaginari, coi quali parla quando è in una situazione di ansia o stress.
La sua vita non è stata semplice, bisogna dirlo.
Lui ha una storia di violenza domestica tra i suoi genitori alle spalle, suo padre si comporta come un despota ed è un alcolista ( qui è una cosa molto comune, purtroppo ), sua mamma ha un comportamento vittimista e passivo e - stando ai racconti di questo ragazzo - non ha mai fatto nulla per proteggere né lui e né la sorella che ora si è trasferita da questa città è vive lontano.
Lui ha vissuto in una situazione di povertà estrema durante l’infanzia, nei suoi racconti emerge che non avevano neppure il bagno e che vivevano in quella che potremmo definire una дача ( non esiste un corrispettivo in italiano. E’ come una casa di legno, ove manca la toilette e l’acqua corrente). I coetanei durante l'infanzia gli hanno fatto pesare molto questa condizione della sua famiglia, anche perché suo padre era sempre ubriaco, ed il suo comportamento da ubriaco non era dei più gioviali. Lui mi ha raccontato di non essere stato abbastanza pulito ad esempio e che per lui fare sport poteva essere un problema. Poiché i mulini di Dio macinano lenti ma precisi, a 8 anni subì una violenza da un vicino che i suoi genitori come al solito ignorarono e liquidarono con un “non farlo sapere in giro”. A 22 anni parti per L’estero al fine di trovare un futuro migliore, ma bisogna ammettere che il mio ragazzo non sia esattamente furbo e non abbia la capacità di farsi pagare (è molto timido e non chiede mai nulla neppure quello che gli è dovuto) così all’estero ha avuto seri problemi economici fino a passare un paio di mesi vivendo per strada, per poi trovare altri lavori in altre nazioni estere. Di ritorno in Lituania, ci siamo conosciuti (lui era tornato qui da poco, io mi ero trasferita da poco ). Lui è veramente perfetto con me e fa per me delle cose che nessuno aveva fatto prima con un’attenzione ed una premura non comuni. Ma mi chiedo: chi sono queste “persone “ con cui parla ? (Bisogna notare che io non comprendo quello che dice quando parla tra sé, in quanto lui parla il lituano, ma io “sopravvivo “ qui parlando inglese e russo, lingue con le quali noi comunichiamo. Da quel poco che riesco a comprendere, lui spiega cose del passato soprattutto che lo hanno ferito o disturbato )
Ho chiesto delucidazioni a sua madre su questo, la quale definisce suo figlio “strano” ma che non si è mai scomodata a cercare uno psicologo o qualcuno che possa farsi avanti e risolvere il problema. Quanto a me, non riesco a decidermi a metterlo di fronte al fatto compiuto di farsi seguire, in quanto queste sono solo delle fasi e continuo a ripetermi che passeranno.
In secondo luogo, è rischioso che lui parli con questi soggetti immaginari? Chi sono? Perché ci parla solo in momenti di stress? Che fare per persuaderlo a non parlare più tra sé in questo modo? E soprattutto: come aiutarlo a dimenticare il suo passato?
Siccome ha per lo più viaggiato, per ora in Lituania vive dai suoi genitori ( per i quali ha rinnovato La casa che ora è dotata di tutti i comfort ), i quali però non potrebbero essere meno interessati a lui ed i quali sono un’ onta sotto tutti i punti di vista ( suo padre vive rintanato nella sua stanza con la sua bottiglia di Vodka , sua madre vive al lavoro o di fronte alla televisione , amici ce ne sono pochi in quanto ha viaggiato e prima non era esattamente il ragazzo con la famiglia alle spalle che si desidererebbe per i propri figli). Un esempio che spiega il funzionamento della sua famiglia - nella quale lui ora vive - e il seguente: domenica abbiamo avuto -6 C di temperatura, sua madre lo ha spedito 6 volte al supermercato (lui c e andato a piedi, qui avere un auto è un lusso ) prima perché ha dimenticato la smentana, poi il latte, poi il detersivo, poi non ha preso la marca giusta. Lui scherzava sul fatto che ha fatto sei giri al supermercato e lei lo ha guardato e ha detto “non c'è rimedio per uno stupido come te “. Ovviamente la cosa non intendeva essere simpatica, ma fa parte della litania che questa donna ripete continuamente contro suo figlio.
Penso che sia doveroso spiegare il vittimismo totale della sua famiglia poiché tale passività è stata alla base di tutte le cose che gli sono successe nella vita. Sua madre fa visita ad un vicino che ha violentato suo figlio di 8 anni ancora oggi. E’ una cosa nauseabonda, ma che questa famiglia forse non comprende e che reputo che sia una delle cause di questi “amici “ immaginari .
Vorrei trovare un modo di sistemare questa situazione in quanto questo ragazzo è una meraviglia e merita di essere sereno.
Ringrazio in anticipo.

Buonasera

da quanto esposto si evince una situazione problematica di relazioni, di consapevolezze, di rifiuti, svalutazioni...ma non si capisce bene quale sia il vero problema per te e che cosa tu chieda. Dici che questo ragazzo è meraviglioso e merita di essere felice. Puoi indirizzarlo e aiutarlo a farsi vedere da uno psichiatra per i suoi disturbi allucinatori e deliranti. Per quanto riguarda te puoi chiederti che cosa vuoi da questo rapporto e che cosa sei disposta a fare. Per uscire da una situazione problematica occorre fissare obiettivi e cercare di raggiungerli, magari modificandoli strada facendo in funzione delle difficoltà che si incontrano.