Stato di angoscia e ansia per la distanza da lui.

Salve sono una ragazza di 22 anni, da più di 6 anni conosco il mio ragazzo che per i primo 3 anni è stato il mio migliore amico, comunque sempre un punto di riferimento e la persona che mi capiva sempre sapevo che per lui non era amicizia più volte mi aveva ribadito di essere innamorato, così dopo 3 anni di "amicizia" ho deciso di provare a stare insieme. All'inizio ero un po' fredda forse per la paura di attaccarmici troppo, ma dopo un po' me ne sono innamorata anch'io, purtroppo dopo 1 anno e mezzo di relazione per problemi caratteriali, per i troppi litigi e per il fatto che mi sentivo trascurata dalle sue continue uscite con gli amici, a malincuore l'ho lasciato. Ci siamo fatti dispetti per provocare rabbia e gelosia nell'altro, per 3 mesi non ci siamo parlati, dopo abbiamo ricominciato a sentirci e di tanto in tanto a vederci non eravamo sicuri di tornare insieme, anche per la troppa sofferenza che abbiamo provato, finché dopo 1 anno e mezzo di "separazione" abbiamo deciso di mettere da parte tutto e con la consapevolezza di amarci ancora e sicuramente con una maturità diversa anche nell'affrontare i problemi.

Ora sono 2 mesi che siamo tornati insieme, il rapporto va bene, nessuna lite, tutto bello e tranquillo se non fosse che da più di una settimana lui originario come me del sud Italia è andato al nord, a più di 800 km di distanza per lavoro, che purtroppo da noi non c'è e con la speranza che se lo trova e prende casa in 1-2 anni lo raggiungo, perché al momento vive con parenti che erano già sul posto. Io all'inizio sembravo averla presa bene, so che è la scelta giusta per costruire qualcosa insieme, ma più passano i giorni più sto male, a lui non dico nulla e non faccio pesare nulla, ma la mancanza la sento troppo, mi sveglio la mattina angosciata e triste al pensiero che una volta trovato il lavoro non potrò vederlo prima di novembre, altrimenti torna prima ma nonostante io voglio davvero che lui lo trovi e finalmente si senta realizzato anche per il lavoro ci sto male, da inizio anno prossimo credo di andarlo a trovare anche io ogni tanto ma non posso prima di essere sicura che si sia stabilito li e non vorrei fare sempre la "debole" della situazione che non riesce a sopportare un po' di separazione. Sulle spalle mi porto anche il peso di essere figlia unica e l'attaccamento troppo forte dei miei genitori in particolare di mia madre, che mi ha avuta a 40 anni quando non ci sperava più, e ha sviluppato verso di me un rapporto quasi morboso, anche io sono attaccata a lei, ma più volte le ho chiesto un po' di libertà in più, ha paura del mio abbandono cosa che non succederà mai, perché è mia madre, le voglio tanto bene e su di me potrà contare sempre, la prima volta che ho dormito fuori casa è stato un mese fa', quando ho dormito dal mio ragazzo e lei quasi ci piangeva e reagiva molto male per questa cosa, anche se le volte successive l'ha presa già meglio e in modo un po' più tranquillo, essendo una tipa ansiosa e molto apprensiva sono preoccupata anche per lei, di come possa prendere l'eventualita' dei miei viaggi per andarlo a trovare e di un mio trasferimento con il mio ragazzo, io per lei sono un punto di riferimento e anche lei per me, ma a volte sento il bisogno e la libertà di spiccare il volo. Tutte queste situazioni mi fanno stare male molto sommata alla mancanza di non poter vedere il mio ragazzo ancora per vari mesi, che quando era qua' non vedevo al massimo per 2 giorni è dura, più di quanto potessi pensare. Ho bisogno di consigli su come affrontare tutta la situazione, che al momento mi provoca questo malessere, vi ringrazio anticipatamente!

Salve Deborah,

la capisco perfettamente nella sua sofferenza verso il suo ragazzo lontano. Da ciò che scrive si evince un forte sentimento che la lega a questo ragazzo il chè presuppone quanto lei abbia investito in lui e nella storia. Credo che lei debba vedere questa situazione come un momento di transito, mi sembra di aver capito che l'obiettivo è quello di riavvicinarvi in un futuro non troppo lontano. Potrebbe vivere questo momento come una prova, per capire quanto questo ragazzo è importante per lei e anche per riuscire a non vivere il rapporto come una dipendenza per la serie "senza di lui non posso vivere". Comprendo bene che stare lontano dal proprio compagno/a non sia semplice ma credo anche nella possibilità di riprogrammare la propria vita, di sperimentarsi per un po di tempo senza quella persona e nel capire e riflettere su delle cose che, spesso, ci sfuggono quando stiamo tutti i giorni in una coppia. Resto a sua disposizione.

Saluti