Dott.ssa Giuseppina Moronese

leggi (4)

Dott.ssa Giuseppina Moronese

Psicologa, psicoterapeuta in supervisione, mediatrice familiare

Lite in famiglia

Gentili Dottori spiego la mia situazione perché non riesco a darmi una risposta concreta... Sono un uomo di 42anni mia moglie 35 abbiamo 3figli e sposati da 10 anni... Abbiamo sempre fatto liti perché lei sempre che affermava che la mia famiglia non la rispettasse però in un certo qual modo non è proprio così. Lei ha un carattere ombroso ogni cosa dice che sbagliano e io devo rimediare. Dopo tanti anni che per colpa sua sono stato lontano da uno dei miei familiari finalmente abbiamo di nuovo approcciato un rapporto ma alla prima sciocchezza ha ricominciato ma stavolta senza limiti dicendo ogni sorta di cattiveria verso di me che non la difendo, cosa che non è vera, e poi le solite cose padre non esemplare non presente, invece sono l'opposto sto sempre vicino a loro a casa e non vivo la mia vita se non tranne il lavoro. Comunque per non prolungarmi per ultimo mi ha fatto paura perché mi ha malmenato e io rispondendo al suo atteggiamento, dopo mi è sembrata una posseduta dicendomi che voleva la mia morte... Mi chiedo io dopo questa violenza ci i puo stare bene da parte sua verso di me? O dovrò aspettarmi qualcos altro? Cosa mi consigliate?In attesa porgo cordiali saluti

Quello che descrivi indica una situazione relazionale molto critica. La tua esperienza è segnata da anni di tensioni, sensazioni di ingiustizia, e soprattutto da un episodio recente di violenza fisica e minaccia esplicita, elementi che non possono essere minimizzati. Quando in una relazione compaiono comportamenti aggressivi, svalutanti o intimidatori, è normale che la persona che li subisce inizi a sentirsi confusa, spaventata e in allerta, proprio come stai vivendo tu adesso. Non è un segno di debolezza: è una risposta umana a un ambiente che sta diventando imprevedibile e potenzialmente pericoloso. Dalle tue parole, sembra che tua moglie da tempo ti attribuisca responsabilità e colpe che non ti appartengono, e che pretenda da te una riparazione continua. Questo tipo di dinamica può logorare progressivamente la tua autostima e farti dubitare della tua percezione. Il fatto che si sia arrivati alla violenza fisica e a minacce così intense (“voglio la tua morte”) indica che la soglia si è alzata, e quando un comportamento supera certi limiti, la probabilità che si ripeta aumenta, se non viene affrontato seriamente. Da quello che racconti, ti sei spesso fatto carico della relazione, dei figli, della gestione familiare, e persino del tentativo di mediare tra tua moglie e la tua famiglia d’origine. Questo ti ha probabilmente portato a mettere da parte te stesso per molto tempo. Se non intervengono cambiamenti, non è raro che le tensioni esplodano nuovamente.
Non perché tu o lei “siete cattive persone”, ma perché la relazione è già entrata in una modalità disfunzionale e pericolosa.

Ti consiglio di intraprendere un percorso psicologico che ti aiuti a comprendere come mai ricadi sempre negli stessi schemi disfunzionali.

Dott.ssa Giuseppina Moronese

Psicologa clinica e mediatrice familiare

domande e risposte

Dott.ssaGiuseppina Moronese

Psicologa, psicoterapeuta in supervisione, mediatrice familiare - Caserta

  • Disagio comportamentale nell'eta' evolutiva e adolescenziale
CONTATTAMI