Dott.ssa Giuseppina Ruggiero

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Dott.ssa Giuseppina Ruggiero

Psicologa clinica, criminologa, Counselor Analitico Transazionale

Bambina 4 anni aggressiva nei momenti di rabbia

Mia figlia ad ottobre farà 4 anni, nata a 36 settimana con parto anticipato perché non cresceva più. Ha frequentato dal primo anno il nido. Ha un linguaggio molto sviluppato. Da un mese a questa parte ha crisi di rabbia, che sfociano in calci, pugni, lancio di oggetti e da un paio di giorni anche morsi. È stata un escalation dal pianto e urla, a calci a seguire pugni e ora morsi. Ci sembra che le crisi avvengono soprattutto quando è stanca. A scuola non si è mai comportata in maniera aggressiva, sempre elogiata dalle maestre e personale scolastico. Le crisi vengono scatenate dai no, dalla delusione, dal voler vincere ad esempio ad un gioco...ma quando non è stanca riesce a capire, o piccoli pianti...o addirittura dice che si sta x arrabbiare e se in casa magari va nel suo angolo della calma, con la bottiglietta della calma e giochi... Abbiamo comprato vari libri sul tema della rabbia e li leggiamo con lei. Quando si calma cerchiamo di capire il perché di queste reazioni con lei, diciamo che la rabbia è normale ma che le reazioni eccessive non vanno bene e con quelli non si ottiene nulla. A casa non è successo nulla di particolare. La pediatra dice di aspettare un altro mese e riprendere i ritmi normali della scuola per vedere come va... Dorme poco, pomeriggio non vuole dormire, la notte dopo 6/7 ore spesso si sveglia girandosi di continuo nel letto. Se va a dormire arrabbiata e la notte si sveglia, continua ad essere arrabbiata con calci e ringhiando. Quando si calma è una bambina dolcissima e gli dispiace per aver menato ecc... A scuola aveva diversi bambini che menavano e mordevano e sa che non va fatto, lo dice anche lei. A gennaio è entrato a scuola un bambino autistico molto violento...lei da quel momento per circa due mesi non voleva andare a scuola.... Siamo molto preoccupati per l escalation... è come se avesse capito che non si usano mani e calci e allora per sfogare usa i morsi...

Gentile Carlo, comprendo il suo stato e la sua preoccupazione, ci si sente bloccati e senza saper cosa fare. In quanto genitore, non si è solo colui che, educa, ama ed accoglie il proprio figlio, ma anche la guida ed il mediatore delle emozioni, aiuta a comprendere e gestire il mondo interiore di suo figlio. Non è facile, ma vedo dal suo racconto che siete attenti e bravi nel trasferire a vostra figlia ciò che prova e come si sente ed aiutarla a capire. Sicuramente uno psicologo potrebbe indirizzarvi al meglio per superare questo periodo delicato della bambina. Per ulteriori chiarimenti potete tranquillamente contattarmi. 

Cordiali saluti

Dott.ssa Giusy Ruggiero 

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Dott.ssaGiuseppina Ruggiero

Psicologa clinica, criminologa, Counselor Analitico Transazionale - Caserta

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