Dott.ssa Giuseppina Ruggiero

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Dott.ssa Giuseppina Ruggiero

Psicologa clinica, criminologa, Counselor Analitico Transazionale

Come affrontare una crisi di coppia

Buon pomeriggio espongo la seguente situazione. Siamo una coppia di 36 anni, insieme da 10 anni con convivenza a casa mia da 6 anni. Negli ultimo anni la ns routine ha subito notevoli modifiche: prima il mio compagno viveva da me e lavorava facendo avanti e indietro in auto ogni giorno; dal 2018 ha cambiato lavoro e ha dovuto spostarsi presso un'altra città e regione questo lo portava a stare tutta la settimana via tornando il weekend o a volte andavo io. Nel 2020 il covid invece lo ha costretto allo smart working da casa fino a settembre 2022 periodo in cui ha ripreso a fare diciamo 50 e 50 tra casa e lavoro lontano, sicuramente tutti questi cambiamenti sono stati per lui fonte di stress e pensieri e a distanza di mesi (aprile 23 )mi ha confessato di avermi sentita lontano, sulle miei, poco presente in queste occasioni e poco “coccolosa”, di essersi sentito solo e di essersi sentito il solo a portare avanti la coppia di aver sempre fatto lui sacrifici e scelte pesanti ( organizzazione treni viaggi trasferte). In concomitanza io ho avvertito una fortissima lontananza fisica che da dicembre dura tutt’oggi; fatto che ho dovuto elaborare e accettare, non è stato facile per me sentirmi non desiderata, mi ha fatto venire mille dubbi sull’amore su noi e sulla nostra storia e su me stessa ( la cosa ha fortemente minato la mia stima ). Il discorso è stato aperto da me inizio anno ponendo l’accento ( forse sbagliando) sul lato medico della questione poiché si parlava di scarsa libido generale e poco interessa alla sfera sessuale in generale. Ad aprile ne abbiamo riparlato e li lui mi ha confessato le mancanze da lui percepite che sopra ho esposto. Durante l’estate abbiamo cercato di ritagliarci tempo per noi e abbiamo parlato tanto e io dopo non poca fatica gli ho detto tutti i miei pensieri e dubbi e sofferenze che la lontananza fisica mi avevano provocato ( ad oggi penso che sia questa cosa che da dicembre mi ha fatto allontanare sempre di più fino a far sentire lui solo nella coppia ad amare e tirare avanti la storia, sensazione che nell’ultimo periodo sentivo anche io stessa ma verso me stessa, cioè che fossi io l’unica ad amare e resistere) Ad oggi lui è confuso, non sa se mi ama ancora, mi dice che se stiamo insieme sta abbastanza bene ma manca qualcosa, manca quella complicità, ha un peso nel petto non è felice e questa situazione lo fa stare male, vorrebbe risolvere le cose, vorrebbe però stare forse un po’ da solo perché’ testuali parole stare in posti bellissimi con me e non stare bene come prima lo fa stare male che preferisce quasi non starci. Io mi sono interrogata a lungo e sui miei sentimenti sono sicura ma so anche di volere accanto una persona che mi ami al 100% e voglio che lui stia bene anche se ciò significherà allontanarsi per sempre. Anche io come lui vorrei risolvere le cose ma penso che ci vuole tempo per arrivare a qualsiasi esito e anche se soffro questa situazione anche io la accetto perche‘ penso che entrambi abbiamo accusato delle mancanze e accumulato pensieri e sofferenze , vorrei solo capire cosa potrebbe aiutarci se provare ad allontanarsi o no… Io ho comunque suggerito lui ( per lei stesso) di effettuare dei controlli medici ( già prescritti dal medico a cui ha esposto la situazione) visto questo suo periodo oltre che di crisi di coppia ma anche di apatia e un po’ mi passi il termine depressivo e per noi di parlare insieme con qualcuno.

Gentile Alessandra, nel suo racconto, emerge sofferenza ed una angoscia nel comprendere cosa fare. Nella mia esperienza lavorativa, non sempre allontanarsi fa bene, spesso può portare a consolidare il distacco, mentre decidere insieme un lavoro di coppia per comprendere cosa porta l'allontanamento, è una presa decisionale volta al riparo e forse al consolidamento della consapevolezza di sé stessi e di conseguenza prendere coscienza cosa smussare, cosa accade interiormente cosa ci porta a quel comportamento, cosa ci movimenta nell''agire in quel modo e le aspettative che sottendono poi nell'andare a comunicare, un lavoro volto alla ridefinizione di coppia. Se ha bisogno di chiarimenti, mi contatti tranquillamente anche per un colloquio online, le faccio tanti auguri.

Cordiali saluti 

Giusy Ruggiero 

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Dott.ssaGiuseppina Ruggiero

Psicologa clinica, criminologa, Counselor Analitico Transazionale - Caserta

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