Mia moglie pretende tutto da me e si lamenta in continuazione

Gent.mi psicologi, Vi faccio un sunto della situazione prima di porre domande: mia moglie ed io siamo sposati da circa 6 anni; abbiamo una splendida bambina di circa 5 anni. Mia moglie, 43 anni e orfana di padre da quasi vent’anni, ha avuto nostra figlia con parto d’urgenza. Dopo la nascita mia figlia, prematura, è stata 20 giorni ricoverata perché in sala parto le avevano fratturato il femore. Mia figlia, dopo quell’episodio, non ha avuto nessun tipo di problema e gode di ottima salute. Esplicito questi episodi perché probabilmente questi traumi non sono mai stati superati da mia moglie, come forse comprenderete leggendo più avanti. Il mio problema è che mia moglie pretende tutto da me e si lamenta con me in continuazione di tutto: - si lamenta del fatto che non lavora e non si sente realizzata, ed allora le ho aperto a mie spese (circa 50.000 euro pagati col sudore della mia fronte) un'attività nel 2010 che, ad oggi, rende pochissimo e che quindi chiuderemo a giorni. Mia moglie non si riesce a spiegare perchè lei, essendo molto brava nel suo lavoro, non riesca ad avere successo, così come (dice) ha avuto in passato (non la conoscevo); - ha la famiglia (madre e sorella con nipoti) lontana da noi (circa 800 km), si lamenta quindi del fatto che siano egoiste e non pensino a lei e lei qua è da sola e se le succede qualcosa non ha nessuno a cui rivolgersi; - abitiamo in una bella casa di proprietà (dei miei) vicino Napoli, lei si lamenta perchè vorrebbe che io vendessi la casa (sottoprezzo) per comprarne un'altra a Napoli nel quartiere dove viveva prima del matrimonio perchè là ha le amiche che, sicuramente (dice lei), le terrebbero la bambina quando lei è impegnata o quando volesse svagarsi un pò; - viene la donna delle pulizie a casa 2 volte alla settimana e lei si lamenta che la donna non pulisce bene e deve quindi lavorare di più che se non venisse; - odia mia madre che, effettivamente, ce l'ha con mia moglie, più che altro perchè mia madre vede la sua mancanza di carattere . Da dire però che i miei si vedono ogni 10-15 giorni e hanno contribuito sia alla sua attività che su altro. Io non do e non ho mai dato ragione a mia madre perché mia madre effettivamente demolisce le persone (vissuto in prima persona). - dice che io non sono un buon padre e non ho pazienza. Vero a metà, perché sebbene in passato io abbia avuto non troppa pazienza con mia figlia, attualmente ci gioco quasi tutti i giorni quando torno dal lavoro, la lavo e la vesto io ogni mattina, la porto a scuola io, il sabato e la domenica la porto in giro io alle giostre od altro. Mia figlia del resto è molto attaccata a me e non sono assolutamente quello che si può definire un padre assente. Vi potrei raccontare tanti altri episodi di lamentele…….il succo del discorso è che mia moglie, ovviamente, dice che non la capisco, che sono freddo, ecc. Ma se lei mi complica la vita ogni 2 giorni con le sue paturnie, come posso essere comprensivo ed affettuoso, visto, tra l’altro, che sebbene io guadagni sufficientemente per tutti e 3 ho un’attività in proprio e mi devo quindi procacciare il lavoro? La mia pecca è quella che volontariamente ho deciso da circa 4 anni (da quando è nata la bambina) di non dormire tutti e 3 assieme e dormo nella stanza della bambina. Io tornerei subito a dormire nella stanza matrimoniale purchè la bambina dormisse nella sua stanzetta; mia moglie però mi impone di comprare mobili nuovi nella stanza delle bambina, altrimenti lei non la fa dormire in quello schifo (parole sue). Non so se in questa pretesa c’è un’ansia da distacco dalla bambina o la semplice volontà di non dormire con me. I rapporti sessuali sono rari, sia per sfinimento fisico o per presenza assidua di mia figlia e sia perché non c’è la voglia da entrambe le parti, dato anche l’aumento di peso e l’imbruttimento fisico di entrambi dopo il matrimonio. Ci sono crisi più volte alla settimana da parte sua, si sente parlare sempre di separazione, divorzio, avvocato, ecc….possibile che sia l’unico mezzo? Io penso di no, anche perché non penso che la situazione mentale di mia moglie migliorerebbe se io non ci fossi. Se fossi sicuro che lei non sbarellasse più e fosse una separazione civile senza traumi ulteriori per la bambina, io acconsentirei ma sono convinto che non sarebbe così e io ho paura di non rivedere più mia figlia. Non so se mia moglie ha dei problemi reali o è soltanto una bambina viziata che ci marcia sopra, non so nemmeno se io ho problemi di relazionamento con le persone o con mia moglie in particolare. Ho bisogno di consigli……..aiutatemi se potete, grazie.
Buongiorno, come accade in tutte le problematiche di coppia, le questioni in gioco sono sempre varie e complesse. L'atteggiamento "tirannico" di sua moglie può avere diverse origini ed il risultato è che pare mettere in atto atteggiamenti passivo-aggressivi nei suoi confronti (in sostanza fa la vittima ma è colei che detiene il potere all'interno del rapporto di coppia). Come le dicevo, le dinamiche di coppia sono delicati incastri in cui ciascuno di voi mette in gioco le proprie aspettative (che spera di realizzare attraverso l'altro) e i propri bisogni, che spera di compensate tramite il partner. Come vede, l'analisi è molto complessa e non è possibile farla attraverso uno scritto; quello che mi pare preoccupante è che, se le cose dovessero perdurare, dubito che potreste recuperare una serenità che vi permetta di stare insieme. Le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupi della famiglia e della coppia per poter affrontare la situazione, prima che sia troppo tardi. Saluti cordiali ed auguri
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Dott.ssaGloria Monti

Psicologo, Psicoterapeuta - Forlì-Cesena

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