Ho un figlio di 2 anni che non vede quasi mai il padre

buongiorno, sono paola è ho 39 anni nn sono sposata, 2 anni fa ho avuto un bambino dal mio compagno. la nostra relazione nn saprei se definirla tale dato che lui è stato poco presente nella vita del nostro bambino, essendo lui molto legato alla sua famiglia ma vivendo lontani da loro. gia nel primo anno di vita del bambino lui dormiva molto poco a casa e sin da subito anche in letti separati visto che io dormo sola con il bambino(nn essendoci mai io è il mio davide ci siamo allargati).Davide ha visto il padre solo nei fine settimana, abbiamo avuto solo due litigate finite sempre che lui andava via...io tutto questo l'ho affrontato con molta serenita dato che il mio amore per lui è finito subito dal momento in cui ho capito che lui è solo un uomo è nn un padre. IO mi sento mamma adesso più che donna, forse adesso pano piano al compimento del secondo anno di davide sto ricominciando a risentirmi donna e soppratutto da quando lui è andato via definitivamente. ora le mie domande sono queste. -spero di aver agito in tempo per il bene del bambino -quante volte davide dovrebbe vedere il padre? come prima ? -il padre il giorno della sua visita deve dormire a casa o basta solo visite di un ora? a volte gli preparo il pranzo è davide mangia con noi..faccio bene? la mia paura e di dare a davide la sensazione della quotidianità, ma visto che sono sicura che il padre nn riuscirà ad essere costante, fino a quando nn troverà un intrattieni. parlo con tanta certezza perchè lui è separato con un figlio di 16 anni ed io ho visto come si comporta. spero di essere stata esaustiva ...la mia domanda più preoccupante è se davide si abituerà a tutto questo visto che è piccolo?
Buongiorno Paola, ai bambini va sempre presentata la realtà per quella che è, senza mistificazioni o inganni. Suo figlio ha sempre visto poco il padre, perciò la vostra separazione non costituisce un elemento di grande cambiamento per lui. E' tuttavia importante che continui a vederlo almeno con la stessa frequenza e che possa condividere con lui dei momenti che gli permettano di interiorizzare una figura paterna costante anche se non sempre presente. Al bimbo va detto che il papà non vive più con voi ma va rassicurato sul fatto che il papà ci sarà sempre per lui (sperando che questo padre faccia il suo dovere); in quest'ottica, quando il padre viene a casa, è opportuno che padre e figlio condividano momenti anche quotidiani, come i pasti, i compiti, i giochi... E' chiaro che per suo figlio questo non sarà indolore, ma il fatto che la sua realtà non sia sostanzialmente molto cambiata è sicuramente per lui un vantaggio. Auguri
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Dott.ssaGloria Monti

Psicologo, Psicoterapeuta - Forlì-Cesena

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