Dott. Guido Mauro Arno'

Dott. Guido Mauro Arno'

Psicologo, Psicoterapeuta

Non riesco a lasciar andare la persona che amo

Buongiorno, ho avuto una relazione che è durata tre anni, ma che all'improvviso la persona che amo ha deciso di chiudere. Sin dall'inizio ho sempre avuto piena consapevolezza di quali fossero le difficoltà oggettive della nostra relazione, considerata la distanza e la differenza d'età, e non ho mai preteso nulla di più di quello che potessi avere.
Ho sempre considerato questa persona come un dono prezioso arrivato dopo un periodo di grandi sofferenze e nel tempo è nato un legame emotivo molto molto forte che ci ha permesso di conoscerci e di accettarci. Non è stato facile portare avanti il rapporto tra alti e bassi, ma l'amore profondo che ci legava ci ha permesso di andare avanti rafforzando il legame sempre di più. Sono stata accettata dalla mamma , l'unica figura di riferimento della sua famiglia, e si iniziava a parlare di futuro ma poi all'improvviso tutto é crollato.

Mi ha detto: forse è meglio che ci lasciamo perché non riesco a darti ciò di cui ho bisogno e la svolta che cerchi... ma io volevo solo essere amata, solo questo. Ora sento un gran vuoto dentro ed un dolore lacerante che non mi da tregua; il mio stomaco rifiuta il cibo, non riesco a concentrarmi sul lavoro e quando mi addormento mi risveglio all'improvviso come se fossi uscita da un incubo. Nella mia vita ho superato prove molto difficili e mi sono rialzata anche quando pensavo che sarebbe stato impossibile ma, questa volta non credo di potercela fare perché sento che dentro di me si è spezzato qualcosa.

Gent.le Sig.ra Annalisa

ritengo in un rapporto di coppia gli "alti e bassi" segnalano richieste profonde e processi sconosciuti ai due partner che si rimodulano affettivamente e ed emotivamente reciprocamente per capire il loro profondo bisogno. Ritengo che la fatica che ha impiegato per costruire il rapporto sia pari all'inconscio bisogno di superare una condizione pregressa di "difficili esperienze". Lo stato insonne che lei sta vivendo è collegato alla perdita significativa ed importante a cui non riesce, ancora, a  darsi una significativa risposta.