Dott.ssa Ilaria Di Nasso

Dott.ssa Ilaria Di Nasso

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Ho paura di perdere mio marito

Salve, io ho 27 anni, sono sposata da 3 anni e ho due bambini piccoli molto vicini di età (hanno 13 mesi di differenza), la piccola ha solo 3 mesi. Sono sempre stata una persona piuttosto insicura ma ho sempre trovato la grinta per affrontare le mie piccole sfide quotidiane e per raggiungere i miei obiettivi. Da quando ho conosciuto mio marito sono sbocciata, ho aumentato la mia autostima e ho vissuto dei momenti fantastici. Ha veramente illuminato la mia vita. Non nascondo che la nascita del mio primo figlio, per quanto fosse cercata, mi ha destabilizzata molto, sia come donna che come coppia e proprio quando stavamo ritrovando equilibrio ho scoperto di essere nuovamente incinta. Da qualche settimana però è nata in me un'immensa paura che non riesco a gestire. Ho paura di perdere mio marito, di vederlo andar via con un'altra donna, di perderlo per sempre. (Poco dopo il mio matrimonio i miei genitori si sono separati per infedeltà di mio padre. Adesso dopo la nascita della mia seconda figlia, hanno ricominciato a frequentarsi. A volte penso che se lo ha fatto mio padre può farlo chiunque). In queste notti ho iniziato anche ad avere incubi in cui mio marito mi tradiva di fronte a me o in cui lui moriva. Incubi che poi mi condizionano la giornata perché continuo a ripensarci come se quelle immagini mi rimanessero incollate agli occhi. Mi rendo conto che tutto ciò non fa bene né a me né alla relazione di coppia. Cosa posso fare? Scusate se sono stata prolissa ma ho tentato di riassumere in queste righe. Grazie

Buongiorno,

l'arrivo dei figli all'interno di una coppia è un momento molto bello, ma anche molto delicato e frequentemente quello che si verifica è una momentanea perdita di equilibrio della coppia stessa, che è chiamata ad un grande cambiamento: da essere infatti solo coppia coniugale diventa anche coppia genitoriale.

Le richieste dell'essere neogenitori e soprattutto neo-mamma sono molto alte e spesso accade che l'aspetto che riguarda la coppia coniugale viene temporaneamente messo da parte per dare maggiore spazio alla genitorialità.

Si tratta di una situazione del tutto fisiologica che però può essere talvolta anche molto destabilizzante come lei stessa descrive e portare a timori, sofferenze e incomprensioni.

Lei è però stata capace di accorgersi di tutti questi segnali e di non sottavalutarli, cosa molto importante e positiva.

Quello che le consiglio di fare è di affrontare questo delicato periodo con uno psicoterapeuta. Sarà lo specialista a decidere insieme a lei se sia più indicato un percorso di terapia individuale o forse un percorso di coppia.

Affrontare subito certi disagi è il primo passo verso una positiva risoluzione.

Cordiali saluti

domande e risposte

Dott.ssaIlaria Di Nasso

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R. - Pisa

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