Figlio 18 enne, cambiamento drastico

Ho un figlio che ha compiuto 18 anni, deve cominciare la quinta superiore e negli ultimi mesi ha avuto un'evoluzione negativa nel comportamento in famiglia e anche con gli amici. E' diventato sempre più svogliato (a casa e scuola), taciturno, indifferente e insofferente alle esternazioni di disagio e preoccupazione di noi genitori di fronte a questa sua indolenza che sfocia talvolta in aggressività verbale nei nostri confronti (in cui ribalta la realtà dei fatti, accusando noi di "stargli addosso" e di essere ossessivi e ripetitivi). Contemporaneamente ha una nuova ragazza e a volte accantona le amicizie stando solo con lei. E' passato dall'essere affettuoso, empatico e responsabile (compatibilmente con l'età) al manifestare disagio rispetto alle regole familiari, diventando refrattario al dialogo e alla collaborazione richiesta. E poi sorride pochissimo, ci guarda con espressione da strafottente con l'attenzione costantemente rapita dal cellulare. Lo abbiamo cresciuto con amore e attenzione, trasmettendogli valori morali e umani, ma mi ora mi crolla il modo addosso, non capisco cosa gli sta succedendo. Non è un po' "grande" per questo tipo di atteggiamenti? Sarebbe utile la psicoterapia?

Gentilissima, l'età adolescenziale con i comportamenti problematici relativi non ha un range fisso e uguale per tutti. Può essere che suo figlio stia passando una fase critica di definizione della propria identità, anche a scapito famigliare. Sarebbe importante parlarne per capire meglio le cause e i fatotori che possono aver contribuito a mantenere tale attaggiamento e, di conseguenza, lavorarci su per poter cambiare la situazione. Cordiali saluti, Ilaria Egeste