Sono una psicoterapeuta e psicoanalista junghiana.Mi sono specializzata presso l’A.I.P.A., Associazione Italiana di Psicologia Analitica, affiliata dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica (I.A.A.P.), che è stata fondata a Roma nel 1961, con l’obbiettivo di diffondere in Italia il pensiero dello psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung. Il mio approccio è prevalentemente individuale , tranne nei casi in cui mi occupo di terapia di coppia o supporto alla genitorialità.
Sono una psicoterapeuta e psicoanalista junghiana.Mi sono specializzata presso l’A.I.P.A., Associazione Italiana di Psicologia Analitica, affiliata dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica (I.A.A.P.), che è stata fondata a Roma nel 1961, con l’obbiettivo di diffondere in Italia il pensiero dello psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung. Il mio approccio è prevalentemente individuale , tranne nei casi in cui mi occupo di terapia di coppia o supporto alla genitorialità.
Quando si utilizza il termine terapia junghiana si fa riferimento ad un approccio che si fonda sui principi della psicologia analitica, la quale trae origine dal pensiero e dalle opere del medico ed analista svizzero Carl Gustav Jung. E’ la più importante alternativa alla psicanalisi freudiana nell’ambito delle impostazioni di tipo analitico e ne rappresenta l’evoluzione in senso non riduttivistico.La terapia junghiana è una teoria psicologica ed un metodo di indagine del profondo.In essa viene considerata l’intera dinamica psichica, passata, attuale ed, anche, futura, nel senso delle intenzioni e delle tensioni verso la propria “destinazione”, il proprio progetto di vita, che tende allo sviluppo dell’Io ed alla sua confluenza nel più vasto Sé.Per gli analisti junghiani esiste nell’essere umano un’energia psichica, uno slancio vitale, che spinge l’individuo verso la propria realizzazione e crescita personale, con le parole di C. G. Jung, verso la sua “individuazione”.La psicoterapia analitica è, soprattutto, finalizzata all’analisi delle difese che l’individuo ha eretto nel corso della sua esistenza, ovvero a “rendere manifesto” ciò che del “Sé” (= essenza della personalità dell’individuo) è stato rimosso o represso.
Più che focalizzarsi sul sintomo, s’interessa delle dinamiche inconsce alla base di quel sintomo, agendo sulle quali il sintomo viene sciolto. La terapia analitica è un’analisi che investe tutti gli aspetti della persona. I sintomi sono segni e simboli di un disagio, che possono rivelare gli elementi che soggiacciono al malessere generalizzato, che ha investito il soggetto. I sintomi delle nevrosi non possono essere intesi solo come conseguenze di traumi rimossi, ma, anche, come tentativi della psiche di giungere ad una nuova sintesi.I sintomi rivelano elementi consci ed inconsci, che portano a comprendere e a dirimere conflitti interni o interpersonali.
Per l’analisi junghiana, il disturbo psichico, è espressione di un equilibrio perduto a causa di un blocco della libido, ovvero dell’energia psichica.Nel comportamento anomalo vanno compresi ed integrati gli stati che il malato vuole raggiungere, con fatica, per liberare la libido. La liberazione della libido porta al suo normale fluire e, quindi, al risanamento psichico. Quindi, si potrebbe asserire che, questo cammino terapeutico, prosegue un migliore adattamento del paziente al suo mondo interno ed esterno.
Per C. G. Jung, nella cura psicologica, è, fondamentale, la relazione che viene a crearsi col paziente; si tratta di una relazione a due, speciale ed unica con ogni persona: la terapia come magia dell’incontro.In analisi il percorso terapeutico va considerato come un cammino verso la scoperta dei complessi del soggetto, dei tratti della sua ombra, degli elementi della propria anima, intesa, non come sostanza metafisica, ma come ‘insieme dei sentimenti, delle emozioni, delle sensazioni che l’uomo possiede e percepisce e che costituiscono la parte più gradevole ed armoniosa del Sé.
Il metodo concreto consiste nell’interpretazione da parte dell’analista d una serie di materiali, a partire dall’analisi dei sogni, dei fatti della vita passata e presente, delle fantasie, dei vissuti, dei disagi e dei metodi espressivi della persona, della tipologia di relazione transferale paziente-analista e contro-transferale analista-paziente, delle associazioni libere e della sand paly therapy.
I sogni ci parlano dell’inconscio e vanno considerati come portatori di simboli, a loro volta portatori di significato e, quindi, elementi trasformativi della personalità. E’ un percorso terapeutico indicato per la cura di qualsiasi stato psicologico e psicopatologico presentato dall’individuo, volto al raggiungimento di un riadattamento alla realtà, alla risoluzione di uno stato di sofferenza psicologica e la scoperta di se stessi. Indipendentemente dalla gravità del disturbo e dalla sua diagnosi psicopatologica (ansia, depressione, disturbi dell’umore, disturbi alimentari , difficoltà relazionali, dipendenze da sostanze o da altro,disturbi psicosomatici , etc.), la terapia analitica mira ad ottenere un riadattamento alla realtà, che sia, però, inclusivo dei bisogni e delle motivazioni più profonde del soggetto.E’ un percorso, anche, adatto a chi decide di indagare nel profondo della propria psiche, per scoprire le ragioni sotterranee di problemi, angosce, che si possono esprimere anche attraverso sintomi come fobie, o disturbi del comportamento alimentare. Tramite la psicoterapia junghiana si ottiene una trasformazione dell'intero individuo oltre alla comprensione e scioglimento della sintomatologia per la quale era stata iniziata.