Dott.ssa Ingrid Williams

Dott.ssa Ingrid Williams

Psicologo, Psicoterapeuta

Problematiche di Coppie nel secolo XXI

Voglio parlare non delle solite cose che si dicono sulle problematiche di coppia, quelle che potete trovare su un libro di psicologia, anche nei corsi di formazione che faccio.

Quello che voglio trasmettere è tutto ciò che si trova intorno alle problematiche delle coppie, quei problemi di contesto, storici, sociali, culturali, familiari che aiutano a favorire le crisi delle coppie in genere. Spunti per cominciare a riflettere e magari cominciare a ridefinire a futuro. Perché il problema in una coppia diventa il riflesso anche dei problemi che abbiamo in una società, in un contesto specifico. Vedere tutte le parti in gioco, le relazioni tra di loro e quello ci porterà ad avere accesso alla chiave per aprire nuove forme di capire e nuove forme per cambiare di pensiero e di azioni.

Perche siamo quello che pensiamo e facciamo, ma se non si parte a riflettere su come e cosa pensiamo non saremo capaci di capire come e cosa cambiare.

Le nuove problematiche di coppia hanno a che fare anche con il contesto più ampio. In questa complessità dobbiamo trovare i legame tra quello che succede dentro la coppia con quello che le succede a questa coppia con il resto dei contesti che la circonda.  

 

  1. Utilizzare come scusa:  “i figli sono al primo posto”, vuol dire anche “i figli vengono prima dalla coppia”. Questo ci fa diventare come donne: molto dipendenti dai figli e lontano dai mariti, nel caso del uomo: sa in anteprima che lui resta… dopo! Al secondo posto.

E perché non cominciare a pensare diverso? A pensare che tutto fa parte del mondo di rapporti importanti per la nostra vita, e per tutte e 2, donne e uomini… così come lo è il lavoro, la famiglia di origine, amici, ecc. Ognuno deve avere il loro tempo per farci sentire completi, aperti, flessibili.

  • quelle madri che quando ha 2 bambini e uno di loro si trova molto ammalato, si arrangia per proteggere a quello che è rimasto sano, si prende cura di quel figlio ammalato per proteggere tutte e 2. E perché queste cose “del proteggere” non si mettono in discussione quando anche la coppia non sta bene? Perché sempre si mettono i figli come se fossero a volte anche una salvezza per continuare “insieme” quando in realtà non è così? Perché non prendersi del tempo anche per proteggere il rapporto di coppia?

 

  1. Le coppie diverse? Omosessuali, transessuali, allargate, con figli adottivi, con figli di grembi affitati, senza figli, ecc. Già non sono più un solito caso, un caso straneo come se fossero una eccezione. Adesso abitiamo in contesti ogni giorno più complessi e pieno di diversità di rapporti, con cui dobbiamo imparare a convivere, non  giudicare, integrare. Non c`è un giusto o ingiusto, corretto o sbagliato, bene o male, ci sono tantissime sfumature che ci portano a riflettere sulla nostra forma stessa del pensare e la nostra capacità di aprirci al cambio che questo comporta.

La forma in cui tutti noi guardiamo altri rapporti che ci circondano, anche parla della nostra forma di rapportarci con quelli che ci sono accanto. Non voler adattarci a rapportarci tra tutti questi tipi di rapporti di coppia influisce in tutti, nella forma di svilupparci come persone, come cultura di cui ognuno di noi facciamo parte.

Giudicare e pensare che tutte le coppie diverse sono una eccezione non fa un'altra cosa che farci diventare chiusi nel confronto di qualsiasi cambiamento, parla di noi.

Ogni coppia ha il diritto di trovare la loro Benessere (felicità non usarlo)  come sia capace di convivere con essa, non dovrebbe sentire la pressione sociale di dover o non dover “incastrare” nella media, di quello che vuole una maggioranza. Si devono rispettare le differenze.

 

  1. Internet: tutti suoi istrumenti e tutto il suo tempo… Le “Distrazioni”

Tanti anni fa quando è comparsa la TV, già i critici della epoca si mettevano in contro a questo elettrodomestico perché: non lasciava spazio al dialogo, al gioco, alla comunicazione familiare in genere, a ripianare questo tempo perso smettendo di avere rapporti sessuali di coppia, ecc.

Adesso si guarda con amorevolezza questi tempi, perché comincia a mancare, per esempio: il tempo insieme di fronte alla TV, abracciati, guardando un film insieme, condividendo una emozione insieme anche senza parlare. La TV nel ricordo oggi è diventata un bel ricordo, dove almeno si passava del tempo insieme guardando le stesse cose.

Compare internet… la forma di comunicarsi diventa individuale, ognuno comincia ad avere il “suo” computer, anche in stanze separate. E non solo computer: smartphones, laptops, ecc..

Ognuno messo nel suo mondo virtuale per poter comunicarsi con gli altri e con la propria coppia anche. Quante volte si usa il Whatsapp per comunicare dalla stanza da letto alla cucina per esempio? Quante volte ognuno guarda la “sua” serie di TV in tempi diversi, già senza condividere questi tipi di emozioni e tempo insieme? Anche Abbracciati!

Un altro problema… il tempo che si passa “connessi”? possono passare delle ore senza accorgersi che il tempo è passato, senza passare un po`di tempo “insieme”. Sembra che parlare è diventato di “corridoio”. Magari solo i momenti del “mangiare” ancora rimangono come spazio da condividere.

Arriva il finesettimana, dopo tutta una settimana di parlate informative di “corridoio”, o una vacanza insieme… si esce, si condividono dei tempi ed comincia a diventare difficile di cosa condividere o parlare, come se gli incontri cominciano a sembrare spazi di “dubitare” del come comunicarmi con l`altro, quel altro che è il mio partner, con cui convivo, condivido il letto ed anche un paio di anni insieme…

Tutto quello che si scrive nel virtuale, sembra effimero con quello che si trova nel reale. Due mondi che convivono ma con forme di sentire e comunicare diverse.

E dopo… se ci sono dei problemi in coppia… molto facile… è semplice trovare una contenzione virtuale, così ti fa dimenticare “virtualmente” dei veri problemi. Mi sfogo, mi sento meglio, ma non si risolvono i problemi che ho, si aumentano nel tempo.

Le soluzioni semplice si troveranno nel virtuale, ma come sono tali, non troveranno una vera soluzione di fondo, profonda. Si comincia a perdere il rapporto profondo di coppia.

E queste a volte possono tornare o no un vero tradimento nel reale, ma non sempre per forza finiranno così, non è una regola. Ci sono tantissime relazioni parallele di anni con persone che mai si sono conosciute di persona.

Le parole e le immagine di sconosciuti cominciano a prendere più importanza dalle persone conosciute e il sentire in corpo e anima accanto a qualcuno.

E questo quello che vogliamo? Creare un mondo parallelo per poter vivere un mondo finto nel reale?

Comunicarsi virtualmente è importante, dipenderà da noi la quantità e qualità con cui lo faremo nel confronto di nostre veri rapporti con le persone che ci sono accanto e condividiamo “il quotidiano”.  

 

  1. Adesso parliamo di sesso…

La curva della risposta sessuale umana ha 6 fasi: Desiderio, esitazione, orgasmo, risoluzione (tornare allo stato precedente) e periodo refrattario (tempo tra un rapporto ed un`altro).

Il periodo refrattario nel uomo è prolungato grazie all`ormone prostaglandina, che impedisce di poter rispondere subito ad uno stimolo erotico dopo un` eiaculazione.

  • : la risposta sessuale di uomini e donne in ogni fase è diversa e questo di deve a: la loro anatomia, fisiologia, cerebello sessuale, ma anche per la influenza della loro cultura. Quello che uno ha imparato a permettersi, a godere, a sentire attraverso la educazione sessuale ricevuta implicita o esplicitamente. Questo anche vuol dire che dobbiamo fare una riflessione prima di attribuire tutto all`altro o semplicemente delimitarlo a un problema personale sviluppato dal nulla. Come se per arte di magia compare qualcosa che prima non c`era.

Cosa pensiamo dal sesso, cosa ci hanno insegnato, di che tipo di cose abbiamo pregiudizi, di che cose abbiamo paura adesso (in quel momento che compare un problema), di cosa abbiamo bisogno di diverso come coppia, come cambiano i rapporti sessuali attraverso il tempo, ecc. sono queste ed altre domande che dobbiamo cominciare a pensare se vogliamo cambiare qualcosa, al meno se non si hanno veri e propri problemi fisici che ci impediscono di avere rapporti attraverso i quali comunicarsi (sentirci bene).

  • : come l`ho detto, la prima fase è il Desiderio. Ma come parlare di desiderio dove la vita quotidiana ti mette in fretta in continuazione? Dove non c`è tanto tempo per GODERSI? Ed anche è vero che il desiderio non è solo che deve comparire nel momento di voler avere un rapporto sessuale, il desiderio si costruisce, viene mantenuto nel tempo attraverso delle piccole cose, piccoli gesti che mi danno voglia di avvicinarmi e volere qualcosa di più intimo. Come piccoli assaggi che mi portino a quel momento, come lo sono: le carezze, i sorrisi complici, toccarsi almeno una volta al giorno, dormire abbracciati, provocare con i vestiti che indosso.

Se torno a casa e mi trovo che il mio marito ha il pigiama già messo, le pantofole, neanche pettinato, con la barba lunga, ecc… o gli uomini… con lei che lo aspetta vestita come una mendicanti, con il trucco già tolto, anche con le mutande di cottone non troppo nuove… che desiderio posso costruire. E non parlo di fare questo tutti i giorni, perché nessuno lo fa, parlo di ricordarsi almeno di non farlo come una abitudine o dimostrandolo attraverso altri piccoli gesti: un cibo voluto da tempo, aver fatto qualcosa per l`altro quel giorno, lasciar qualcosa di scritto su un pezzo di carta, ecc.

Il desiderio è il punto di partenza per aver voglia di fare l`amore, per cercare più intimità, per alimentare la motivazione di continuare a farlo.

 

  1. L`estetica:
  • Parlo del prototipo di bellezza che ci impongono da raggiungere. C`entra da tutte le parte: internet, tv, pubblicità. Dove anche tutto è più sessuato. Allora… arrivo a casa e cosa trovo? Mia moglie in pantofole, strafatta, con 2 bambini a carico da tutto il giorno, con un po` di pancia. Un uomo che torna da lavorare tutto il giorno, strafatto anche lui, stanco, magari anche lui un po` fuori linea. Tutto ci porta a dover pensare ad avere una vita perfetta, dove dobbiamo essere belli il più che si può. Se non diventiamo belli, non saremo a posto, perfetti, non avremmo successo!

Ci sono le chirurgie estetiche che adesso vano di moda, ci sono i centri benessere ovunque, palestre. E se non ci piace andare a palestra? E se ci piace essere come siamo?

Cominciamo a cercare fuori quello che non abbiamo vicino ma che vediamo ovunque. Sembra come se un matrimonio di 10 anni e hanno fatto un sacco di sacrifici e passato un sacco di momenti dolorosi insieme per crescere, avere figli… perdono interesse al posto della estetica.

In questo contesto, se si tradisce con qualcun altro che sia bella/o… vale la pena buttare tutto per una perfezione esterna? Vale la pena dare importanza solo a quello che non ho e cercare fuori “l`ideale”? Perché non cerco insieme alla mia coppia metterci d`accordo su queste cose?.

Lavorare insieme per cambiare qualcosa che non ci piace più come prima? Per esempio: fare qualche sport insieme, mettersi a dieta insieme, mangiare sano, camminare, classe di ballo, ecc…

  • Invecchiare: rendersi conto che anche il nostro corpo cambia, il tempo passa, dobbiamo abituarci al cambio del tempo e capire che l`amore e quello che rimane veramente. Accettare il proprio invecchiamento ed anche quello del altro, e cambiare forme di pensare e condividere del tempo sia facendo qualsiasi attività insieme o anche sessualmente. Adattarci ai cambiamenti di vita.  

 

  1. In questa generazione il GODERE è la cosa importante. Se qualcosa non mi sta bene, dovrebbe finire! Imparare con l`altro a soffrire è qualcosa che è diventato una pazzia. Non si tollera la sofferenza. Perché rimanere con qualcuno che in “questo momento” non mi fa sentire bene? L`amore non è solo felicità, neanche un rapporto che mi fa danno in continuazione.

Se mi tocca fronteggiare delle difficoltà, perche l`altro non sempre sarà perfetto e anche avrà qualche caratteristica che a me non mi piaccia o riempia…Non posso per quello rompere una relazione se veramente amo a quella persona! Perché non ci sarà nessuno perfetto! Dobbiamo imparare a vivere nella imperfezione e accettare che le cose non sempre saranno come vogliamo che siano è qualcosa che comincia a mancare in questa generazione!

Siamo più focalizzati a quanto mi fa felice il mio partner che non a vedere cosa sto facendo io per far si che il mio partner sia felice con me.

 

  1. Lavorare sul Rispetto:
  • Utilizzo delle parolacce.
  • Per la cultura dell`altro (forma, contenuto, diversità).
  • Abitudini comportamentali quotidiane: mangiare, pulire, ordine, vestirsi, orari, ecc.
  • Della libertà dell`altro. Spazi individuali.

 

  1. L`effetto BOOMERANG: I problemi economici-sociali: fanno tornare alla coppia a vivere con le famiglie di origine, sia insieme o separati con o senza figli. Quando la coppia continua insieme sotto queste condizione si producono nuove crisi intorno alla confrontazione dei confini di 2 generazioni diverse, 2 forme di vivere diverse. Porta a nuovi problemi difficili da risolvere. Perché le regole sono quelle della famiglia di origine.

 

  1. Il litigio del potere: la donna di difende, l`uomo attacca. Manca la flessibilità dei ruoli. Mancanza di addatarsi ai cambiamenti. Siamo più preoccupati ai diritti che ai doveri.

 

  1. Tutto in fretta, niente qualità. Non si trovano i tempi? Non si vuole riflettere sulle difficoltà? Se non si parla si risolvono le cose per arte di magia? Facciamo lo stesso delle generazioni precedenti?

 

  1. Le abitudini… continuano. Abbiamo bisogno di loro, ma non esageriamo!

I rituali che abbiamo imparato dalle nostre famiglie di origini anche quelli rituali nuovi che la coppia crea, ci servono per costruire il senso di trascendenza di cui abbiamo bisogno per avere identità propria. Il problema è quando diventano rigidi e non ci fa più felici. Quando si fanno per dovere, senza senso, senza avere il coraggio di metterli in discussione e cercargli di cambiare perché i bisogni sono cambiati, perché la famiglia cresce e si adatta alle nuove cose che si presentano come sfide da affrontare. Esempi: un nuovo lavoro con nuovi orari rotativi o dove si deve viaggiare, una malattia, perché i figli cominciano ad avere altri bisogni, perché la coppia vuole fare qualcosa di diverso. 

 

  1.  Allora… Non ci sono confini? Come siamo messi in relazione al contesto? Cerchiamo di capire che diventare flessibili in relazione al contesto familiare in cui si vive è la soluzione più adatta per quella coppia in quel momento, in quella situazione, in quel contesto storico e culturale. I confini devono esserci in tanto e in quanto non faccia un danno agli altri ne alla coppia, anche se a volte non si può conformare a tutti allo stesso tempo. Il contesto anche cambia perché ci sono le differenze, diverse forme di capire, pensare e sentire. 

 

Credo che veniamo a questo mondo per 3 motivi: imparare ad amare, lasciare una traccia ed essere felici. E che per arrivare a queste metta dobbiamo farlo con qualcuno accanto senza dubbio.

Dobbiamo uscire dall` cercare di essere al centro con noi stessi.

Nessuno può passare per questa vita senza produrre un danno a qualcun altro e comunque si possono costruire vincoli per tutta la vita e un amore che possa perdurare. Il valore dello sforzo è qualcosa che si costruisce, con il tempo, rapporti più solidi.

Il dolore è un processo di apprendimento e serve per trasformarci in migliore persone, protagonisti del nostro destino. Diventare responsabili dei nostri errori ed esiti.  

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