Dott.ssa Irene Mazzon

Dott.ssa Irene Mazzon

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Nel caso di assenza del padre è meno "dannoso" dir loro la verità o consolarli?

Sono mamma di un bambino di 5 anni, il papà lo ha riconosciuto ma non si è mai preso cura di lui pertanto sono stata costretta ad interrompere la nostra relazione a circa 6 mesi del bambino. Ho sempre parlato bene di lui,ho calcato la mano per farglielo vedere (nonostante il disinteressamento del padre) e per creare dei piccoli ricordi positivi. L'interesse è andato via via scemando tanto che ormai lo vede una volta l'anno. Mi è stato consigliato di spiegare al bambino che l'assenza del papà è dovuta alla sua incapacità di fare il padre, di non riuscire a prendersi cura di lui. Tra l'altro da quando mio figlio ha un anno frequento una persona, da due anni convivo e da un anno sono sposata con lui..ed ora è anche in arrivo un figlio.
Ho spiegato a mio figlio che il suo padre naturale non ha le capacità per fare da padre e che il mio compagno lo aiuta a crescere ogni giorno insieme a me, ma ultimamente mi dice che è arrabbiato con il suo papà naturale perchè non si fa vedere, che gli manca e che a lui piaceva quando gli faceva i regali (i 3 regali che nella sua vita ha ricevuto da lui) e sta sera ha aggiunto che lui ama di più il suo papà naturale rispetto al mio compagno. Premetto che rispetto i suoi sentimenti e non voglio forzarlo nei rapporti d'amore ed affetto,però mi domando se sia giusto intervenire, rimarcare, sottolineando l'incapacità genitoriale del padre o se dovrei solo consolarlo e dirgli che appena suo padre potrà lo verrà a vedere.
Sottolineando l'incapacità del padre non creo un'immagine negativa del padre e quindi anche di tutta la figura paterna in generale? Così potrei pregiudicare l'idea che avrà nella vita di papà?
Grazie in anticipo per le risposte.

Buonasera Silvia,

credo che lei abbia fatto degli ottimi interventi con suo figlio e la sua attenzione e cura nei confronti di questa questione così dolorosa siano davvero apprezzabili. Penso che il tentativo di suo figlio di conservare un amore tenace che lo unisca al padre naturale sia qualcosa che vada rispettato, come lei stessa dice. Allo stesso tempo credo anche che possa essere importante sostenere la sua rabbia e tristezza perché entrambi possono rappresentare delle spinte alla crescita e ad intraprendere delle strade diverse nel suo futuro, magari anche di papà. Gli dica che ha ragione ad essere arrabbiato e ad essere triste e che quello che fa suo padre non è giusto e lui non se lo merita. 

Non gli darei false illusioni. Anche se assicurargli che suo padre a modo suo nonostante i suoi limiti personali lo ami forse è una tutela indispensabile. 

Buona fortuna.