Combatto da quando ho 14 anni di depressione e di DCA.

Sono una ragazza di ormai quasi 30 anni. Non so nemmeno perché sto scrivendo qui, forse in preda alla disperazione, forse a quel piccolo barlume di lucidità che mi è rimasta. Ormai combatto da quando ho 14 anni di depressione e di DCA. Quando sono uscita da scuola, dalle medie, sono uscita letteralmente distrutta. Ho passato i peggiori anni della mia vita (o almeno, credevo finché non sono arrivata ad adesso) ho subito bullismo, estorsione da quelli che consideravo compagni di viaggio per poi la colpa ricadere sempre su di me. Da lì, è iniziato il mio calvario. Mi incolpo di qualsiasi cosa. Mangio per zittire i sensi di colpa e per zittire il mio dolore e quel senso di benessere dura solo nel momento in cui mangio, ma poi smette ovviamente. Non ho amici. Non ho un compagno/a. Non ho nessuno. In fondo chi mai vorrebbe stare accanto ad una persona come me? Una persona che non riesce a fare niente. Nemmeno a trovarsi un lavoro perché non c'è richiesta e non c'è niente e nonostante il diploma, le porte non mi si aprono. Non riesco a trovare l'amore. Non riesco a trovare amicizie. Non riesco a trovare niente. Desidero solo farla finita, eppure, non ci riesco davvero. Non riesco e non voglio vivere, ma non riesco neppure a morire. Ed è un dolore, una sofferenza allucinante vivere così. Non ce la faccio più. Non voglio la felicità, capisco che alcune persone non siano destinate ad averla, ma vorrei avere la stabilità mentale, quello sì. Non posso nemmeno curarmi o proseguire un percorso terapeutico, perché i pochi soldi che racimoliamo in famiglia, li usiamo per pagare utenze e per fare la spesa visto il costo della vita a quanto è arrivato. E io peggioro, peggioro sempre di più. Oltre ad una incredibile tristezza, dentro di me ho una grossa rabbia che a volte si scatena in vere e proprie esplosioni che se avessi l'opportunità di ammazzare qualcuno, lo farei volentieri. Come se questo potesse espiare il dolore e le colpe che mi porto dentro. È questo il mio destino? Vivere così?

Salve è banale dire che un percorso terapeutico può aiutarla ad uscire da un vortice con cui non si riesce più a stare. Intraprendere un percorso ha un significato non solo di accettazione ma anche di proseguire verso ciò che conta realmente per noi stessi, i nostri valori e le nostre radici. Per fare ciò, se può fare questo passo, si potrebbe trovare un compromesso alla barriera economica che si troverebbe tra lei e l'intraprendere un percorso sano, e quindi le suggerirei di iniziare a guardarsi intorno, i costi sicuramente saranno tenuti in considerazione dallo specialista; inoltre ci sono molte piattaforme che sono molto agevoli sotto questo punto di vista.