Dott. Jonathan Santi Pace La Pegna

Dott. Jonathan Santi Pace La Pegna

psicologo clinico

Sono io il problema?

Buongiorno, sono una ragazza di 18 anni e penso di essere il problema di un'amicizia durata cinque anni e sull'orlo del precipizio.
Ho un'amica che trovo fastidiosa e arrogante, che cambia idea in continuazione e che trovo ogni giorno sempre più irritante. È dall'inizio della nostra amicizia che fatico a stare bene con lei; per fare un esempio, a me è sempre piaciuto leggere e ho sempre letto moltissimo, invece lei non l'ha mai fatto, ma ogni volta che si parla di me e della mia passione dei libri, deve sempre mettersi in mezzo e dire che sì, anche lei legge tantissimo e che l'ha sempre fatto! Anche se solo nell'ultimo anno gliel'ho visto fare. Questo come per altri cento argomenti, quelle poche volte che mi sento bene e ho voglia di raccontare qualcosa che mi è successo, lei a malapena mi risponde o commenta, si limita a parlare di sé.
Mente spesso. E lo so che mente perché ho "le prove" e più spesso l'ho anche confrontata. Vorrei dire che se la sia anche cavata con qualche scusa, ma non è stato così, si è resa solamente più ridicola.
Non sembra avere un'identità propria, la mia passione diventa la sua e i miei gusti sono anche i suoi. Per di più ha sempre fatto la parte della brava ragazza, gentile ed educata, ma sempre più spesso in questo periodo mi sta dando l'idea di essere una ragazza superficiale e arrogante.
A me non piace dare la colpa solo agli altri, per questo ho paura di essere in torto. E ne parlo solo ora perché è proprio da cinque anni che incolpo solo me. Non so cosa pensare. Ormai mi infastidisce qualsiasi cosa; la maglietta che diceva che non avrebbe mai indossato e che ho sempre avuto e che ora stranamente mette, la serie che, quando le chiedevo di guardare, non guardava e che ora ha improvvisamente voglia di vedere (tra l'altro questa storia potrebbe interessare un ragazzo!), le piccole e inutili menzogne che le escono di bocca ogni volta che si parla di qualcosa... non capisco se voglia sottovalutarmi, se provi invidia, se si senta lei sottovalutata, se sia solo arrogante e consapevole o ingenua.
Avevo già provato a parlargliene una volta ma non è cambiato niente, e conoscendola, se la legherebbe al dito a vita. Non sono particolarmente invogliata a parlarle di questo problema, vorrei solo capire che tipo di persona sia e se l'unica ad avere colpe sono io o è un 50/50!

Sapete darmi qualche consiglio? Anche solo dirmi cosa ne pensate della situazione mi farebbe molto piacere!
Per quanto mi riguarda sto cercando di farmi scivolare tutto addosso, perché mi sono stancata di pensare troppo e di rimuginare tutto il giorno su cose del genere. Ma non è facile.

Vi ringrazio in anticipo!

Salve,

Al di la delle singole ragioni che possono farla sentire di essere di volta in volta più nella ragione o nel torto, sarebbe utile per lei approfondire quali siano gli elementi che in questa persona le fanno ritrovare i presupposti per stabilire o mantenere un rapporto affettivo amicale.

I rapporti amicali si scelgono e/o si mantengono sulla base di reciproche aspettative, del rispetto ricevuto e dei bisogni soddisfatti all'interno della relazione. Perciò sarebbe utile che si chiedesse: cosa mi lega a quest'amica? quanto questo rapporto mi fa stare bene? è questo rapporto veramente funzionale per me ai fini del livello di appagamento e soddisfazione che reputo debba esserci in un'amicizia? Cosa posso fare per modificare certe dinamiche che mi fanno soffrire?

Queste domande che oltre ad avere una certa importanza richiamano a loro volta ragioni ben più articolate e profonde, andrebbero approfondite nell'ambito di un percorso di consulenza e supporto psicologico.