Dott.ssa Laura Corvaglia

Dott.ssa Laura Corvaglia

Psicologo, Psicoterapeuta

Mio padre soffre di demenza senile ed io non sò più che fare

Salve,volevo parlarvi di mio papà. Mio papà ha 88 anni,e da 2 anni soffre di demenza senile. Dapprima ha cominciato a cadere spesso in casa,poi ha cominciato a perdere le forze. Fare cose inconsulte e pian piano ha perso l'uso della parola. Da 2 anni è completamente allettato. La dottoressa che lo segue,gli ha prescritto il Serenase (15 gocce al di: 3 mattina,3 m3zzogiorno e 3 sera). Per dormire le Halcion compresse. Per quando è troppo nervoso,le Rivotril gocce. Intanto,ci tengo a precisare che all'inizio,queste Serenase sembravano (e dico sembravano) fare effetto,ma poi ... nulla di che. Le Halcion,anche quelle,non hanno sortito l effetto sperato. Le Rivotril date all'occorrenza lo calmano un pò,ma se malauguratamente ricomincia a gridare,l effetto si annulla subito. Nonostante siano passati 2 anni,mio papà è solo peggiorato. Grida ... grida forte e per ore ed ore. Per calmarlo,sono dovuta ricorrere al Laroxyl che so non essere adatto per i malati di demenza,ma presi dall esasperazione e dallo sconforto,all occorrenza gliel ho dato,riuscendo a far si che potesse riposare per molte ore. La neurologa,non solo non ha cambiato terapia (anche perchè,dall alto della mia ignoranza,con tanti medicinali che esistono) ma gli ha aumentato il dosaggio di Serenase. Risultato ? Il nulla assoluto ! Mio padre grida più di prima. Ha tolto le Halcion e le ha sostituite con Sonirem gocce. Il Sonirem non lo fa dormire per nulla. Insomma ... noi non sappiamo cosa fare. Ho pensato di cambiare medico. Voi cosa ne pensate di questa terapia ? A me non convince,perchè da da 1 a 10 ... dà 0 benefici.

Gentile Filomena, comprendo il suo sconforto, sia per la sofferenza in cui suo padre versa, ma anche per voi familiari che non sapete più come gestire una situazione così complicata. Purtroppo ci troviamo di fronte ad una malattia gravemente invalidante e degenerativa, per cui l'unico intervento possibile è appunto sui sintomi. Sicuramente fossi al vostro posto consulterei un altro medico, anche per avere un altro parere, ma allo stesso tempo, se vi fosse possibile da un punto di vista pratico, vi consiglio di farvi aiutare con un infermiere, o un'altra persona a domicilio, che insieme a voi si occupi di lui, così da avere voi stessi la possibilità di gestire meglio la situazione, vivere in maniera più serena la vostra vita, ed essere quindi più in equilibrio e in forze per far fronte alle crisi di suo padre. Questo forse è un suggerimento semplice, ma spero le possa essere d'aiuto. Cordialmente