Come posso tornare a ridere con mia figlia

Sono mamma di una ragazzina di 16 anni, e da circa 2 mesi, non sono piu' in grado di entrare in relazione in modo sereno con mia figlia. Non è piu' la bambina buona, giudiziosa ed educata che ho cresciuto praticamente da sola. Ora ogni occasione è buona per riferirsi a me con toni bruschi e sgarbati. Venerdi poi' a seguito di una discussione, io le ho esplicitamente detto che se con me non sta piu' bene è sempre libera di andare dal padre. Cosi, è uscita di casa e ancora non l'ho vista nè sentita, ma anzi, il padre mi ha detto di cominciare a preparare le sue cose. Ho la morte nel cuore, cosa posso fare, come posso tornare a ridere con mia figlia, ma senza cedere nei principi dell'educazione?? Non so nemmeno cosa scrivere, avrei tante cose da dire e da chiedere che non so davvero da dove cominciare.
Cara signora, capisco la sua situazione e le sono vicina: essere genitori di adolescenti e' un compito arduo e delicato, che ci mette alla prova e che ci fa sentire spesso impotenti. Ma essere al corrente di alcune dinamiche tipiche dell'eta' puo' aiutare. La prima cosa che mi viene in mente di avere la curiosità di sapere e' che cosa intende per "principi dell'educazione". Certo e' sicuramente importante che nel tempo fra madre e figlia sia cresciuto un rapporto di reciproco rispetto e stima e che la svalorizzazione di questo possa essere sembrato un grave turbamento del vostro rapporto. Ma io credo che probabilmente siano stati violati i principi "formali" dell'educazione e non quelli dell'amore e della stima. Sua figlia vive un momento di crescita che prevede spesso la rottura degli schemi formali della relazione che vengono più rispettati invece dai bambini. In particolare questo succede proprio nella relazione madre-figlia. Non so che tipo di figura lei rappresenti per sua figlia e come lei si sia posta come madre. Non so nemmeno se per aspetto e per professionalita' lei possa essere un'ideale troppo alto per la sua ragazza e percio essere necessario svalutarla per poter sentire di poterla raggiungere. Tutti interrogativi senza risposta per chi non conosce a fondo la vostra posizione e la vostra storia ma per crescere, sua figlia ha certamente bisogno di dire "no" e di mettere in discussione la sua figura (la mamma) e spesso anche le regole. Forse se sua figlia si è auto esiliata in casa del padre perché non sente di avere lo spazio di poter "identificarsi" a suo piacimento, di poter avere il suo rispetto anche se non incarna esattamente la persona che lei, la mamma, vorrebbe per lei. Non è' cambiato l'amore e nemmeno il rispetto ma, forse, e' nata a causa dell'età, la necessità di essere accettata come lei desidera essere. Faccia sentire questo alla sua ragazza e la renderà felice e più sicura di se'. Le propongo questo pur non conoscendo altro che pochi fatti ma puo' essere un buon primo tentativo. Un sincero augurio