Psicologo Psicoterapeuta, Costellatrice familiare e sistemica Consulente aziendale
Ragazzina di 11 anni mi chiede aiuto psicologo
Salve a tutti, ho una bimba di 11 anni. Ha delle ansie riguardo la scuola: studia a casa, poi va a scuola e va nel pallone. Non dorme bene la notte. Da qualche mese litiga con mia moglie continuamente perché è pigra, lascia la cameretta in disordine, insomma non la ascolta.
Addirittura l’ho messa in punizione, senza tablet e telefono per una settimana, perché non ascolta nessuno. Proprio questa mattina mi ha detto: “Papi, mi mandi dallo psicologo?” Oggi ha litigato di nuovo con mia moglie in maniera aggressiva, e mi ha detto che lei è troppo dura e che si va subito alle mani. Questo posso dire con certezza che non è vero. Anzi, mia moglie la ascolta continuamente, ma quando è troppo, è troppo.
Come padre, non so cosa fare. Potete darmi un consiglio, per favore?
Grazie a tutti.
Caro Antonio,
il mio consiglio è: accogli la richiesta di tua figlia che vuole essere accompagnata da uno psicologo. Il malessere che ella manifesta in casa, unitamente alla difficoltà riguardo alla scuola va guardato in modo più ampio e questo si può fare con l'aiuto di uno specialista. Sua figlia mostra degli evidenti sintomi anche psicosomatici come il fatto di non dormire bene la notte.
Per quanto riguarda l’ansia per la scuola, sono impegnata nel servizio di psicologia scolastica e nella mia esperienza, quando uno studente ha difficoltà ripetute, è perché la sua attenzione è rivolta, con preoccupazione, alla sua famiglia. Perciò occorre cominciare da qui, poiché per quanto come genitori vi state impegnando tanto, siete anche voi coinvolti dal problema e accade che cercando di affrontare la situazione con la punizione, questa non funziona e non può funzionare, dato che i veri motivi del malessere non sono chiari ai vostri occhi. L’aiuto di uno psicologo può aiutarvi a comprendere e a risolvere adeguatamente questo momento di difficoltà familiare.
Infine, voglio invitarla a questa osservazione rispetto alla richiesta che sua figlia le ha fatto. Essa è un atto di maturità per la sua giovane età, e dice alcune cose importanti per ricevere l’aiuto e ottenere benefici: sua figlia riconosce il suo momento difficile, è consapevole che da sola non può risolvere e che nemmeno i suoi genitori riescono a farlo; cosa decisiva per ricevere aiuto è che sua figlia vuole risanare la sua ansia e il suo conflitto interiore. Ascoltare e dire di si alla richiesta di sua figlia, è il primo passo per avviare un percorso adeguato che risolve e ricrea amore e armonia in famiglia e che permette a sua figlia una crescita felice.
Grazie per aver condiviso la sua storia.
Per approfondimenti e domande non esitare a contattarmi.
Cordiali saluti
Psicologo Psicoterapeuta, Costellatrice familiare e sistemica Consulente aziendale - Avellino