Dott.ssa Letizia Pellegrini

Dott.ssa Letizia Pellegrini

Psicologa / Psicoterapeuta / Psicotraumatologa - E.M.D.R.

Ansia e tristezza

La mia storia è complicata. Ho una vita perfetta, ho avuto un'infanzia/adolescenza fantastica priva di ogni trauma o stress. Ai miei 20/21 anni ho iniziato a soffrire d'ansia, avendo anche alcuni episodi di attacco di panico. Ho iniziato una terapia analitica che purtroppo non mi è servita a nulla. L'ansia aumentava e gli attacchi di panico pure ma tutto ciò era gestibile, non intralciava troppo il mio quotidiano né mi faceva soffrire. Une sera di luglio, tornando da casa di un amico, mi assale un'ansia allucinante, passo la notte in bianco e là inizia il peggio. Passo 3 giorni a piangere, a sentire un senso di malessere, di vuoto, di perdita di senso, l'ansia mi immobilizza...mai mi ero sentita peggio in vita mia. Un secondo episodio avviene dopo essere tornata dalle vacanze. Passo una settimana in preda al panico, non uscivo di casa, piangevo senza sosta, non mangiavo (persi 6 kg in quel periodo), avevo solo tanta paura di restare così per sempre e paura di uscire, di fare qualsiasi cosa. Le cose si sono poi calmate, ho iniziato une terapia cognitivo comportamentale a settembre e i miei episodi d'ansia sono andati diminuendo, ho iniziato ad apprezzare la vita come facevo prima che tutto ciò accadesse (ci tengo a dire che prima di tutto questo ero la persona più felice che conoscessi, amavo la vita, amavo ridere, avevo voglia di fare mille cose). Qual è il problema? Allora, mi sento quasi interamente ristabilita: ho ripreso a fare tutto come prima, mi sento felice e ho ricominciato ad amare la vita. Però, e questo quasi ogni giorno, sento come una sensazione di tristezza. Questa tristezza non è costante e non mi impedisce di fare le cose. Continuo a ridere, ad organizzare mille cose, ad apprezzare le piccole cose...però c'è questa strana sensazione che resta in un angolo del mio essere. A volte la dimentico e non ci sono problemi però altre volte ci ripenso e sento questa sensazione salire piano e finisco bloccandomi su questa. Non direi sia depressione perché non presento alcun sintomo se non questa vaga tristezza che non riesco a definire. La mia paura è che non se ne vada più perché sono mesi che (a seconda dei periodi) la sento quasi ogni giorno e mi da fastidio. Continuo a vivere la mia vita come se niente fosse ma questa cosa mi turba molto, mi impedisce di stare bene come vorrei. In alcuni momenti mi sento davvero uno schifo e provo a fare di tutto per distrarmi, ma resta sempre lì. E quando cerco sui forum non trovo nulla che corrisponda a come mi sento. A volte penso che sia dovuto alle mie ruminazioni ma non sono sicura. Può passare? La mia vita tornerà mai completamente come prima? Perché nonostante sia quasi del tutto ristabilita questa tristezza persiste? A cos'è dovuta? All'ansia, depressione?

Salve Luna, la comprensibile ricerca sui forum difficilmente trova risposte perché spesso quest'ultime dipendono dalla propria storia di vita.

Accenna ad una terapia analitica, come mai è stata interrotta? La successiva terapia sembra averle permesso di ripristinare un senso di equilibrio che però, a quanto dice, avverte ancora come precario.

Le consiglierei una consulenza per comprendere le ragioni profonde di queste sue sensazioni.

Un cordiale saluto.