Dott.ssa Libera Cappabianca

Dott.ssa Libera Cappabianca

Psicologo, Psicoterapeuta

Ho preso a schiaffi il mio ragazzo ossessivo

Salve, mi chiamo Claudia e ho 21 anni. Sono fidanzata da 9 mesi con un ragazzo di 26 anni. Prima di lui non ero mai stata fidanzata o meglio, mai niente di importante, per cui ho fatto fatica ad entrare nell'ottica di fidanzata. Abituata a stare da sola e a fare tutto per conto mio, mi sono ritrovata a dover considerare tante cose e in più con un fidanzato super geloso. Lui al contrario aveva avuto molte storie, anche durature ma da lui definite poco importanti. Per tale motivo con me, unica ragazza a cui veramente tiene, ha assunto un comportamento eccessivamente geloso, per me un po' ossessivo. All'inizio ci sono state discussioni su dei miei atteggiamenti reputati da lui maliziosi, per cui abbiamo litigato ripetutamente anche dopo aver chiarito, perché puntualmente ad ogni discussione venivano di nuovo a galla. Su questi atteggiamenti ho riflettuto e ho cercato di guardarli dal suo punto di vista,considerando il fatto che avendo più esperienza di me effettivamente poteva aver ragione lui. Negli ultimi tempi però qualcosa è cambiato in me. Quando litigo con lui su cose che lui non accetta e che secondo me non sono poi così gravi, io che sono abbastanza orgogliosa, cerco in tutti i modi di far valere le mie ragioni e non riuscendoci, dopo aver urlato a squarciagola, arrivo ad alzare le mani, come se fosse l’unico modo per farlo fermare un attimo, per farlo smettere di parlare e accusarmi. Durante l’ultima litigata sono rimasta davvero sconvolta da me stessa. Di fronte alla sua faccia arrabbiata che mi guardava in cagnesco, non riuscivo a non sentire la voglia di dargli uno schiaffo. E infatti gliel’ho dato, anche più di uno, e mi sento in colpa. E mi chiedo : il mio comportamento violento è una conseguenza del fatto di avere un fidanzato ossessivo che non accetta niente, e che convinto delle sue ragioni non mi fa parlare… o è dovuto al mio carattere? Sono una persona davvero violenta?… Io si, sono orgogliosa, ma non avendo avuto storie precedentemente non posso nemmeno fare un confronto, sapere se mi sarei comportata allo stesso modo con gli altri o se è solo lui a provocarmi in questo modo. Inoltre , poiché l’ultima volta che abbiamo litigato, lui di fronte ai miei schiaffi avrebbe quasi voluto reagire e ha paura di poterlo fare un giorno,magari in un momento di stress, non vorrei che questa storia finisse lasciando che lui si convinca di essere una persona che potrebbe picchiare una ragazza… io non penso che sia così e non vorrei che lo pensasse… Ma prima di questo vorrei non arrivare io a quei livelli, perché effettivamente come lo faccio io contro di lui, un giorno potrei meritare anche io qualche schiaffo come risposta. Non so se mi sono fatta capire…

Buongiorno Claudia,

forse come lei stessa dice, la difficoltà di destreggiarsi in una relazione di coppia è per lei una cosa nuova.

Le relazioni profonde e significative, ci mettono sempre a confronto con emozioni, conflitti e parti di noi stessi e dell'altro che non vorremmo vedere nè vorremmo che uscissero fuori. Quando si è agli inizi capita che questi aspetti così coinvolgenti/sconvolgenti prendano il sopravvento. Il rischio però è quello di trasformare il tutto in un'esplosione di emotività molto complessa da gestire (ed anche spaventosa, come lei stessa scrive a proposito della sua rabbia).

Lei ritiene che questo ragazzo sia più "esperto" in questo campo, eppure sembra che anche lui si trovi ad avere a che fare con un aspetto nuovo di sè: ossia la gelosia!

Le suggerisco di riflettere sulle emozioni che ad oggi saturano il campo della vostra relazione, provocando queste preoccupazioni di cui ci ha messo a parte: rischiano di rendere questa relazione fonte di angoscia (di picchiare, essere picchiata) o è possibile trovare una mediazione con questo ragazzo, in modo che le esplosioni di emotività si possano contenere?

Se ciò non è possibile tra di voi, forse deve riflettere sul senso di questa relazione, su quanto sia veramente positiva e costruttiva per lei.