Non so che fare

Salve, sono un ragazzo di nome Alessandro, e sono qui perché non capisco cosa mi prende.
Sono sempre stato un ragazzo che porta problemi, ad esempio tra gli 11 e i 15 anni sono stato autolesionista e ho seguito un percorso con una neuropsichiatra infantile e una psicologa, però nonostante non attui piú quei comportamenti ho sempre qualcosa che mi destabilizza.
Non riesco a non notare che le mie giornate sembrano fatte a piccoli pezzi, e a volte mi capita di ripensare a determinate cose e rendermi conto di non essere me stesso.
Da poco, ad esempio, ho notato che ho lasciato dei lividi a una ragazza dopo un rapporto sessuale, ma io non ricordavo assolutamente di aver stretto con le mani o essere stato "violento", (anche se lei continua a gioire rinfacciandomelo) ho come un vuoto..
Inoltre non riesco a tenere relazioni stabili con le persone, che siano di amicizia o altro. Sono tutte come dei fiammiferi, bruciano un sacco all'inizio e finiscono subito..
Tutte queste cose mi appaiono chiare solo in alcuni rari momenti di lucidità in cui mi rendo conto di essere sbagliato.
Grazie per l'attenzione. Buona giornata.

Salve, lavorare su di sé è il punto di partenza per riuscire a comprendere perché si attua un determinato comportamento, perché si hanno o no determinati pensieri.

Chiedersi, ad esempio, a quale punto della relazione di amicizia o altro interrompo in rapporto? Cosa si innesta? Quali pensieri, convinzioni, mi pervadono? Come mi allontano o quali comportamenti metto in atto affinché gli altri si allontanino? Nella sfera sessuale, a cosa penso quando sono durante il rapporto, cosa mi porta lontano da ciò che sto facendo nel presente?

Sono solo alcune delle domande che mi vengono in mente in questo momento leggendo il post. Lavorando in consulenza (anche on line) si potrebbero approfondire questi e altri aspetti per riuscire a farle trovare un equilibrio personale e relazionale.

Cordiali saluti.