Sono terrorizzato dal creare anche solo la minima sofferenza a mio figlio andando a lavorare lontano

Sono separato da quando mio figlio Angelo ha un anno e mezzo, i rapporti tra me e la mia ex sono ottimi, spesso stiamo tutti insieme anche con i nostri attuali compagni, io lo vedo spessissimo, bellissimo. Ora Angelo ha quasi sette anni e non si ferma mai a dormire a casa mia anche se tra noi c'è un bellissimo rapporto; non dò troppo peso a questo, ma non me lo spiego ancora. Resta da me (e devo dire con piacere) solo quando la madre è fuori dalla città per qualche motivo. In questi giorni ho avuto una proposta di lavoro molto allettante in Brasile, un ottimo lavoro ben pagato e di responsabilità, quella che si può definire davvero una buona opportunità e sono tentato dal coglierla, ma sono terrorizzato dal creare anche solo la minima sofferenza ad Angelo. Cosa potete dirmi relativamente all'impatto psicologico che un bambino di questa età possa ricevere da un periodo prolungato (almeno 3 anni, ma che possono diventare di più) di mia lontananza? Grazie in anticipo per l'aiuto

Buonpomeriggio,

l'impatto psicologico che potrebbe avere suo figlio potrebbe essere attutito se ne parlasse prima con la sua ex moglie e successivamente (insieme) lo comunicaste a vostro figlio. La lontananza è importante ma può essere attutita dal modo e dall'amore per suo figlio Angelo.

Il senso di colpa è un sentimento ricatto ceh logora anche i rapporti più belli, se decide di intraprendere tale viaggio, lavorativo, deve essere consapevole , che provocherà una sofferenza iniziale in suo figlio, che uò essere atuttita dalle importantri brassicurazione che le ha il compito.