Dott.ssa Lina Robertiello

Dott.ssa Lina Robertiello

psicologa, psicoterapeuta, psicologa giuridica

Preparazione ad una gara di nuoto bimbi

Buongiorno,
Sono papà di una bimba di 9 anni che fa parte della squadra agonistica di nuoto e finora non ha vinto nulla. Io ho già fatto tutto il possibile per non crearle aspettative vane e le ho già spiegato che è capitata in un girone molto difficile (cosa fra l’ altro vera) e quindi il suo obiettivo è migliorare se stessa di gara in gara.
Parlando con l’allenatore. Lui ritiene che mia figlia sia tecnicamente la migliore in squadra, tant’è che la utilizza come esempio per gli altri sulle tecniche di tuffo o virata, ma ha poca grinta. A mio avviso, basterebbe poco per poter fare meglio e magari aspirare a qualche medaglia così da caricarsi e prenderci gusto.
Ci tengo a precisare che mia figlia va a nuoto molto volentieri, si diverte ed ha tanti amici, ogni tanto vuole andare anche prima.
Vengo subito alla domanda: c’è un modo per aiutarla a caricarla in modo corretto così da farle emergere un po’ di cattiveria (agonistica)? Ogni tanto ho provato a spronarla dicendole di dare il massimo, ma temo di averle messo troppa pressione.
Il 10 giugno ha le finali, e mi piacerebbe vederla crescere come atteggiamento.
Grazia infinite.

Lo sport nell'infanzia va essenzialmente considerato come un gioco da fare insieme ad altri coetanei, come un momento di socializzaizone e deve essere vissuto in quanto tale. Ci sarà tempo in futuro per vincere delle gare. Il fatto che vada a nuoto volentieri è un elemento positivo. Forse questa bambina sente troppa pressione nel dover vincere a tutti i costi.