Dott.ssa Loredana Angeloni

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Dott.ssa Loredana Angeloni

Psicologa, Psicoterapeuta

Ho bisogno di aiuto

Buongiorno,
non so da che parte iniziare, ma cerco di esprimere il punto che più mi fà soffrire e che mi sta sfinendo. Mi trovo invischiata in una continua guerra fra mio marito (persona ossessiva, che vuole controllare tutto e tutti, che ha un problema di doc, ma non vuole ammetterlo e tantomeno farsi aiutare) e mio figlio minore che ha 23 anni e vive con noi. Lui frequenta l'università e supera gli esami (anche se con poca convinzione e bassi voti), ma esce tutte le sere, torna tardi, e mio marito non fà che fargli scenate, togliergli la macchina o altri atteggiamenti aggressivi, senza mai dialogarci seriamente. Lo tratta come se fosse un poco di buono, non gli dà nessuna fiducia e soddisfazione, nemmeno per le cose buone che fà (e ce ne sono). Io temo che questo atteggiamento lo spinga veramente verso comportamenti rischiosi, per la mancanza di fiducia che gli viene dimostrata da mio marito. Il quale, inoltre, accusa sempre me, come se fossi responsabile dei rientri a tarda notte di nostro figlio. Ormai le mie notti sono un incubo, ho l'angoscia per il ragazzo, per il marito che mi accuserà, vivo nel terrore che per ripicca verso la mancanza di fiducia nei suoi confronti inizi davvero a frequentare cattive compagnie. Grazie se potrete darmi una mano.

Carissima,

Comprendo la sua angoscia e il suo senso d'impotenza verso questa difficile situazione dove tutto sembra senza uscita. Vivere un rapporto di coppia lungo, aver vissuto una vita insieme ed aver cresciuto dei figli non e' un'impresa semplice sopratutto quando ci si trova a dover accompagnare un figlio nel suo percorso di crescita. L'adolescenza e' un momento difficile non solo per suo figlio ma anche per voi genitori in quanto vi mette di fronte ai vostri nodi non risolti, alla vostra adolescenza. Quello che mi viene di dirle e', di non accanirsi verso il comportamento di suo marito ma di continuare lei con suo figlio a tenere il suo modo di incoraggiarlo e di farle sentire che lei le e',vicino. Cerchi, per quanto le sara' possibile, di non parlargli male del padre perche' questo gli aggiungerebbe un ulteriore peso nel suo difficile momento ma di fargli comprendere che il papa', essendo molto preoccupato per lui, fa quello che puo' e come puo' per cercare di aiutarlo. Per sui marito sara' importante vedere lei calma e stabile e soprattutto non reattiva alle sue provocazioni. Lei sa bene che lei non puo' essere responsabile delle uscite di suo figlio e quindi anche lei comprenda che questo atteggiamento di suo marito nei suoi confronti e' solo un modo per calmarsi un po' da quella grande angoscia che lui prova e che solo questo suo bisogno di controllo e di accusa verso gli altri lo porta in modo temporaneo ed illusorio a stare meglio.

Spero che queste riflessioni possano alleviarw un po',il suo stato di angoscia. 

Un saluto, rimanendo disponibile ad approfondimenti. 

 

Loredana Angeloni

Psicoterapeuta

loredana.angeloni@email.it

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