Non so che decisione prendere

Salve.
Mi chiamo Veronica ed ho 34 anni.
Purtroppo mi trovo in una situazione in cui non ho strumenti per poter scegliere la cosa migliore per me.
Sono fidanzata da 5 anni con un ragazzo di 37 anni e conviviamo da due anni e mezzo.
Premetto che il mio ragazzo è’ una persona meravigliosa dalla sensibilità spiccata con cui grazie alla sua fermezza calma o solo grazie anche alla nostra vita insieme io ho trovato un equilibrio solido che di mia natura non ho.
Sono più alla ricerca di emozioni, incapace di vivere la naturale routine della vita, incline alla depressione e agli sbalzi d umore, sempre alla ricerca di qualcosa di astratto e molto insoddisfatta di se.
Con lui piano piano ho imparato ad essere costante, a impegnarmi a proseguire le scelte anche quando le cose non vanno come desideriamo, a essere natura diciamo.
Però in questi anni io ho pensato sempre tutti i giorni se fosse lui l'uomo della mia vita, se non stessi con lui più per paura che per amore.
A volte il lavoro, la vita di tutti i giorni mi spegneva lentamente senza più farmi avere stimoli o farmi sentire viva.
Ho cominciato a cercare queste emozioni fuori, con altri uomini...
Riuscendo in qualche modo insano a separare le due me.
Sono arrivata al punto di non poter più mentire ne a me stessa ne a lui e gli ho detto che ci dobbiamo lasciare.
Ho paura che io però sia incapace di vivere una relazione e che magari riesco più facilmente a distruggere piuttosto che a lottare per mantenere vivo un rapporto importantissimo per me .

Buonasera Veronica

Innanzitutto le chiedo perché dice di non avere strumenti, dato che il solo strumento per queste scelte è dato da noi stessi.

Da quello che scrive io credo che, in tutti questi anni, quello che l’agitava era l’aver accettato una routine che lei non riconosce come parte del suo essere, per cui le chiedo se la paura che dovrebbe averla fatta restare con lui  si riferisca a quella di impegnarsi e prendersi la responsabilità di una scelta. Scegliere vuol dire anche rinunciare.

Gli stimoli sono importanti come è importante ravvivare un rapporto ma lo si può fare solo col riferimento chiaro di sé. Lei parla di due sé e mi chiedo se ne abbia accettata una...

Credo avrebbe bisogno di fermarsi per porsi le domande utili e per centrarsi: chi è davvero Veronica, cosa vuole e soprattutto come si sente e dove sta davvero bene? Cosa prova davvero per lui, al di là di ciò che le ha insegnato e tolto nella vita?

Credo che potrebbe chiedere una consulenza con un terapeuta, per poi scegliere se iniziare un percorso terapeutico.

Dott.ssa Ariano Lucia