Problemi di comunicazione

Buonasera, sono sposato da 2 anni e sono insieme a mia moglie da 8 anni io ho 38 anni lei 37, quando ci siamo conosciuti lei studiava ma a causa di un forte stress legato a problemi con i genitori un anno dopo ha deciso di interrompere il percorso. Visto che i conflitti con i genitori continuavano abbiamo deciso di cercare casa, l'abbiamo acquistata e andavamo a passarci i week end, questo le dava serenità perché sapeva dove andare se a casa sua la situazione era difficile.
Quattro anni fa decidiamo di sposarci quindi iniziamo la ristrutturazione di casa ( che abbiamo fatto in gran parte noi per limitare le spese) inoltre organizziamo il matrimonio, iniziano quindi settimane infinite per le varie scelte da fare e qui sono iniziati i primi contrasti forti, siccome avevamo idee diverse molte volte lasciavo a lei le decisioni finali (ha sempre avuto ottimo gusto quindi mi sono sempre fidato), inoltre ero assorbito quasi totalmente tra lavoro (in settimana stavo e sto spesso fuori casa) e gestione dei lavori di casa.
In questi frangenti ha iniziato a farmi notare che lei si sentiva sola nelle scelte che io non c'ero mai e quindi doveva fare tutto lei.
Dopo il matrimonio con l'inizio della convivenza la situazione e degenerata sono aumentati i contrasti ha iniziato a dirmi che sono uguale ai suoi genitori che non vive bene con me che deve fare tutto lei se io faccio qualcosa poi lei lo deve rifare che sembra lei l'uomo di casa io non faccio niente penso solo al lavoro.
Quando inizia con queste insinuazioni io poi tendo a non rispondere, quando rispondo le discussioni si incendiano e molte volte mi ha minacciato di andare via di casa.
Quando passano questi momenti sembra andare tutto bene mi dice che sono la sua vita che mi ama tanto che non saprebbe come fare senza di me ma vivo con la sensazione di attendere la prossima tempesta senza mai sapere se sarà un temporale o un uragano.
Per scatenare queste reazioni con crisi di pianto può bastare anche un buongiorno detto non nel momento giusto del mattino.
Queste situazioni mi destabilizzano parecchio e vorrei cercare di capire come gestirle, prima il problema erano i suoi genitori ora il problema sono io, i suoi genitori, e i miei genitori e molte volte anche le sue amiche, viene messo tutto insieme e spara a zero su tutto e tutti.
Se cerco di controbattere faccio peggio quindi la lasciò sbollire e poi vado lì a parlarle.
A breve sarà l'anniversario e già mi ha detto di non volerlo festeggiare..
Attualmente sta decidendo se riprendere il percorso di studi visto che ancora non lavora ma non riesce a decidersi non sa se continuare il percorso o intraprenderne uno nuovo ha chiesto il mio parere l'ho Espresso ma mi recrimina lo stesso di lasciarla sola in questa decisione.
Molte volte mi sento mancare la terra sotto i piedi mi fa sentire come la peggiore persona del mondo.
Grazie

Buonasera

spesso senza accorgersene, si entra in un sistema relazionale prettamente conflittuale, in cui sembra di essere perennemente in assetto di guerra, fatto di recriminazioni e di aspettative che diventano pretese, anche silenziose. In assetto di guerra o si attacca o ci si mette perennemente sulla difensiva.

Una cosa non mi risulta chiara: sua moglie, nei momenti positivi, si mette in discussione o mette in discussione soltanto lei? Credo che da questa risposta si possa definire meglio sia il caso sia il percorso che può esservi più utile: una psicoterapia relazionale se c'è un'apertura o viceversa una terapia individuale.

Ad ogni modo suggerirei una terapia sistemico-relazionale.